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L’agenda della settimana

La candidata democratica alle elezioni presidenziali statunitensi Hillary Clinton tra i suoi sostenitori a New York, il 17 aprile 2016. (Elizabeth Shafiroff, Reuters/Contrasto)

Lunedì 18 aprile
Voto al parlamento di Tobruk, in Libia, sul governo di unità nazionale sostenuto dalle Nazioni Unite. L’esecutivo, uno dei tre attualmente presenti nel paese, dovrà esprimersi sulla fiducia al governo di unità nazionale di Fayez al Sarraj, sostenuto dall’Onu. Per esprimere sostegno ad Al Sarraj, Francia, Spagna e Regno Unito hanno fatto tornare i loro ambasciatori a Tripoli dopo due anni.

Annuncio dei vincitori del premio Pulitzer. I vincitori saranno annunciati alle 21 (ora italiana) a New York. Il Pulitzer, il riconoscimento giornalistico più antico e prestigioso degli Stati Uniti, è diviso in 21 categorie e chi vince riceve una ricompensa di diecimila dollari.

Martedì 19 aprile
Primarie democratiche e repubblicane nello stato di New York. Il voto, nel quale si assegnano 247 delegati (più 44 superdelegati) per i democratici e 95 delegati per i repubblicani, potrebbe essere molto importante per la campagna di Bernie Sanders, che ha vinto sette delle ultime otto primarie e sta recuperando terreno nei confronti della rivale Hillary Clinton.

Mercoledì 20 aprile
Riunione del consiglio Nato-Russia a Bruxelles. È la prima volta dal giugno 2014 che i rappresentanti della Russia incontrano quelli della Nato, dopo la sospensione delle relazioni con Mosca dovute all’annessione della Crimea. Si parlerà anche della guerra nell’Ucraina dell’est, in particolare del rispetto dell’accordo di Minsk sul cessate il fuoco tra le forze governative e i separatisti filorussi.

Giovedì 21 aprile
Visita del presidente statunitense Barack Obama in Arabia Saudita. Obama incontrerà re Salman nel tentativo di rilanciare i rapporti tra Washington e Riyadh. I sauditi criticano Obama per il patto sul nucleare iraniano e il sostegno ad alcune rivolte delle primavere arabe, oltre che per una linea non abbastanza dura nei confronti di Bashar al Assad in Siria.

Venerdì 22 aprile
Firma nella sede delle Nazioni Unite, a New York, dell’accordo sul clima Cop 21. Il patto è stato siglato il 13 dicembre 2015 alla conferenza di Parigi da più di duecento governi. Entrerà in vigore nel 2020. I paesi firmatari si sono impegnati a frenare l’aumento della temperatura media globale, ma non sono stati fissati dei limiti nazionali alle emissioni.

Domenica 24 aprile
Elezioni legislative anticipate in Serbia. Secondo i sondaggi è favorito il Partito del progresso, guidato dal premier conservatore ed europeista Aleksandar Vučić. È probabile che il paese prosegua su una linea politica contraddittoria, avvicinandosi all’Unione europea pur mantenendo buoni rapporti con la Russia. Anche le politiche sull’immigrazione, in particolare la controversa chiusura delle frontiere, non dovrebbero cambiare.

Primo turno delle elezioni presidenziali in Austria. Tra i favoriti ci sono Alexander van der Bellen dei Verdi e Norbert Hofer, della formazione nazionalista ed euroscettica Partito della libertà austriaco. Le elezioni saranno seguite con particolare attenzione dalle istituzioni europee, dopo che Vienna ha annunciato la costruzione di una barriera al Brennero per respingere i migranti.

Elezioni presidenziali in Guinea Equatoriale. L’attuale presidente, Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, è sicuro di vincere dopo che tutti i principali partiti di opposizione hanno deciso di boicottare il voto. L’opposizione accusa il partito del presidente, il Partito democratico della Guinea Equatoriale (Pdge), di aver già organizzato dei brogli per truccare il voto.

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