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L’agenda della settimana

Il candidato repubblicano alle presidenziali Donald Trump durante un comizio a Westfield, in Indiana, Stati Uniti, il 12 luglio 2016. (Aaron P. Bernstein, Getty Images)

Lunedì 18 luglio
A Cleveland comincia la convention del Partito repubblicano (durerà fino al 21). Donald Trump ha in tasca la nomination, dopo aver battuto nettamente tutti i suoi avversari alle primarie. È molto difficile, ma non esclusa del tutto, qualche sorpresa dell’ultimo momento, visto lo scetticismo che circonda il miliardario newyorchese all’interno del partito. Intanto Trump ha nominato il suo vice: è Mike Pence, governatore dell’Indiana.

Martedì 19 luglio
Theresa May presiede per la prima volta il consiglio dei ministri. Dopo il risultato del referendum sulla Brexit e le dimissioni di David Cameron, la nuova premier britannica si è insediata a Downing street e ha presentato la sua squadra di governo. L’ex sindaco di Londra Boris Johnson, uno dei volti della campagna a favore dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, è stato nominato a sorpresa nuovo ministro degli esteri.

A Nyon comincia il Paléo music festival. Tra gli ospiti principali della manifestazione svizzeraci sono Muse, The Lumineers e Courtney Barnett. Nato come un festival folk negli anni settanta, il Paléo è ormai il secondo maggiore festival musicale all’aria aperta in Europa, dopo lo Sziget Festival.

Mercoledì 20 luglio
Nuova scadenza per la possibile firma di un accordo di pace in Colombia. Dopo tre anni di trattative all’Avana, il 23 giugno il governo e la guerriglia delle Farc hanno trovato un accordo storico, dando il via libera al cessate il fuoco. Qualche gruppo di ribelli fa ancora resistenza, ma l’accordo dovrebbe arrivare. Una volta firmato, l’accordo potrebbe essere sottoposto a un referendum, come voluto dal presidente Juan Manuel Santos.

Giovedì 21 luglio
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite comincia a votare per eleggere il successore del segretario generale Ban Ki-moon. I 15 membri del Consiglio dovranno giungere a un accordo su un nome entro ottobre. A quel punto il nominativo del candidato prescelto sarà presentato all’Assemblea generale per la ratifica. Il successore di Ban ki-moon assumerà il suo incarico a partire dal 1 gennaio 2017. I candidati sono 12 e metà sono donne. Tra di loro, la bulgara Irina Bokova, direttrice generale dell’Unesco, e la ministra degli esteri argentina Susana Malcorra che, in caso di elezione, ha promesso di rimanere neutrale sulla questione delle Falkland.

A San Diego si apre il ComiCon. La fiera, una delle più importanti manifestazioni statunitensi dedicate ad arte, cinema e fumetto, finirà il 24 luglio. Tra i panel principali ci sono quelli per il 30° anniversario di Aliens, con la presenza del regista James Cameron e dell’attrice Sigourney Weaver, e quello per i cinquant’anni di Star Trek.

Venerdì 22 luglio
Al senato francese prevista l’approvazione in via definitiva della riforma del lavoro. La riforma ha provocato forti proteste in tutto il paese. Il 13 luglio il senato, dove la destra ha la maggioranza, ha respinto la discussione sul testo. L’Ump, il partito di Nicolas Sarkozy, ha chiesto che la legge torni alla sua versione originale, prima che il governo introducesse alcune modifiche per venire incontro, almeno in parte, ai sindacati.

Comincia il festival di Salisburgo. È uno dei più importanti festival mondiali dedicati alla musica classica e all’opera e durerà fino al 31 agosto. La sua prima edizione si è tenuta nel 1920. Saranno coinvolte diverse orchestre prestigiose, a partire dalla Filarmonica di Vienna.

Domenica 24 luglio
Si conclude a Parigi il Tour de France. L’arrivo del tour, cominciato il 2 luglio, sarà come da tradizione agli Champs-Elysées. Una volta terminata l’ultima tappa, i ciclisti in gara avranno percorso in tutto 3.535 chilometri. Il grande favorito per la vittoria finale è il britannico Chris Froome.

Lunedì 25 luglio
Comincia la convention democratica a Filadelfia, negli Stati Uniti (durerà fino al 28). Hillary Clinton ha già la candidatura in tasca. Il 13 luglio ha ricevuto anche l’endorsement di Bernie Sanders, suo oppositore durante le primarie. In ogni caso, la competizione di novembre non sarà tra due ragazzini: Clinton e Trump sono infatti i due candidati più vecchi di sempre, fa notare il Washington Post.

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