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In Italia sono stati registrati più morti che in Cina per il coronavirus

Un’impiegata controlla delle mascherine appena realizzate. Vigevano,19 marzo 2020. (Miguel Medina, Afp)

Il 19 marzo, alle ore 18, il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha fatto il punto sulla diffusione del nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) in Italia.

  • Le persone che risultano attualmente positive sono 33.190, 4.480 in più rispetto al 18 marzo.
  • Le persone contagiate dall’inizio dell’epidemia sono 41.035, compresi i morti e i guariti.
  • Il 19 marzo i decessi sono stati 427, 48 in meno rispetto al 18 marzo. In totale sono morte 3.405 persone.
  • Il numero dei guariti sale a 4.440 persone, 415 in più rispetto al 18 marzo.
  • A oggi 14.935 persone sono in isolamento domiciliare e 2.498 sono nei reparti di terapia intensiva, 241 in più di ieri.
  • La situazione peggiore resta in Lombardia, dove 1.006 persone si trovano ricoverate nei reparti di terapia intensiva della regione (82 più di ieri). I casi di contagio dall’inizio dell’epidemia sono 19.884.
  • Con i decessi di oggi, l’Italia è diventata il paese con il più alto numero di vittime di Covid-19, superando la Cina.

Altri cinque medici sono morti di Covid-19 in Lombardia, portando il totale a 13. L’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha lanciato un allarme per la carenza di medici e infermieri, oltre che di apparecchi per la ventilazione e dispositivi di protezione.

Intanto l’Inps ha dato il via libera all’assunzione di medici e infermieri in pensione da parte delle regioni e delle province autonome.

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