Un primo caso confermato di reinfezione e le altre notizie sul virus
Secondo i dati della Johns Hopkins university, la pandemia di covid-19 ha causato finora più di 800mila morti. I contagi totali sono 23,5 milioni. I paesi più colpiti sono gli Stati Uniti (5,7 milioni di contagi e 177mila morti), il Brasile (3,6 milioni di contagi e 114mila morti) e l’India (che ha superato i tre milioni di infezioni e conta 57mila morti). Ecco gli ultimi aggiornamenti dal mondo.
- I ricercatori di Hong Kong segnalano il primo caso confermato di reinfezione da nuovo coronavirus. “Un paziente giovane e apparentemente sano ha avuto una seconda infezione da covid-19 diagnosticata quattro mesi e mezzo dopo il primo episodio”, hanno detto il 24 agosto i ricercatori dell’Università di Hong Kong in un comunicato. La notizia suggerisce che in alcune persone l’immunità al coronavirus possa durare solo pochi mesi. E ha implicazioni per i vaccini in fase di sviluppo. Per il momento sembra che il fenomeno sia piuttosto raro e visto l’elevato numero di contagi nel mondo, non sorprende che ci possano essere alcuni casi di reinfezione. L’uomo di 33 anni ha avuto solo sintomi lievi la prima volta, e nessun sintomo la seconda. La reinfezione è stata scoperta quando è tornato da un viaggio in Spagna. I ricercatori hanno sequenziato il virus, confermando che corrisponde al ceppo circolante in Europa a luglio e agosto. “I nostri risultati dimostrano che la sua seconda infezione è causata da un nuovo virus contratto di recente”, ha detto il dottor Kelvin Kai-Wang To, un medico microbiologo dell’Università di Hong Kong. I medici avevano già segnalato diversi casi di presunta reinfezione negli Stati Uniti e altrove, ma nessuno di questi era stato confermato con analisi rigorose. È noto che le persone guarite nascondono frammenti del virus per settimane, il che può far sì che i test diano un risultato positivo anche in assenza di un’infezione attiva. I ricercatori di Hong Kong hanno sequenziato il virus di entrambe le infezioni e hanno trovato differenze significative nei due gruppi virali, deducendo che il paziente fosse stato infettato una seconda volta.
- Negli Stati Uniti la Food and drug administration (Fda), l’agenzia governativa che si occupa di regolare i prodotti alimentari e farmaceutici, ha autorizzato l’uso di plasma sanguigno delle persone che sono guarite dal covid-19 per trattare i pazienti attualmente ricoverati. Questa decisione, che era stata ritardata in attesa di ulteriori studi ed esperimenti, è arrivata dopo che l’amministrazione Trump aveva accusato la Fda di voler bloccare questo trattamento per motivi politici. Il sospetto, spiega il New York Times, è che il presidente e i suoi collaboratori stiano facendo pressioni sulla comunità scientifica per ottenere risultati concreti prima delle elezioni del 3 novembre, in modo da recuperare consenso. A luglio i funzionari dell’amministrazione avrebbero testimoniato al congresso di voler approvare in via emergenziale un vaccino contro il nuovo coronavirus prima dell’inizio della terza fase dei test clinici.
- È cominciata il 24 agosto presso l’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma la sperimentazione sull’essere umano di Grad-cov2, il candidato vaccino italiano contro il Sars-cov-2 (il virus che causa il covid-19) realizzato, prodotto e brevettato dall’azienda biotecnologica italiana ReiThera. La sperimentazione sarà effettuata su novanta volontari suddivisi in due gruppi per età: 45 tra i 18 e i 55 anni, altrettanti di età superiore ai 65 anni. Se i primi risultati della fase 1, che durerà 24 settimane, saranno positivi, entro la fine dell’anno potranno prendere il via le fasi 2 e 3, che saranno condotte su un numero maggiore di volontari anche in paesi dove la circolazione del virus è più attiva. Il vaccino di ReiThera ha superato i test preclinici effettuati sia in vitro sia in vivo su modelli animali, che hanno evidenziato la forte risposta immunitaria indotta dal vaccino e il buon profilo di sicurezza.
- Il 23 agosto la Cina ha registrato 16 nuovi contagi. In tutti i casi si tratta di persone arrivate dall’estero. Da otto giorni nel paese non ci sono casi di infezioni di origine autoctona. Intanto il governo di Pechino ha detto che già da luglio sta somministrando il vaccino, ancora in fase di sperimentazione, a un gruppo selezionato di operatori sanitari e agenti di frontiera, persone particolarmente a rischio di contagio.
- La situazione peggiora invece in Corea del Sud, dove da undici giorni consecutivi le autorità sanitarie registrano centinaia di nuovi casi (il 23 agosto sono stati 397), mentre a inizio agosto le nuove infezioni quotidiane erano circa trenta. Il governo l’ha definita la crisi maggiore dall’inizio dell’epidemia, e ha deciso di inasprire le misure sul distanziamento sociale: dal 23 agosto sono proibiti gli eventi pubblici con molte persone, restano chiusi i locali notturni e le chiese, e gli incontri sportivi si giocheranno a porte chiuse. A Seoul dal 24 agosto bisogna indossare una mascherina in tutti gli spazi pubblici, sia all’aperto sia nei luoghi chiusi.
- In America Latina tra i paesi con il maggior numero di nuove infezioni giornaliere c’è il Perù. Da più di due settimane il paese registra tra i settemila e i diecimila nuovi contagi. Nel fine settimana la polizia ha fatto irruzione in un locale dove era in corso una festa di compleanno, nonostante le norme in vigore impediscano questo tipo di raduni. Dodici persone sono morte asfissiate mentre cercavano di scappare. Secondo le autorità, undici di loro erano anche malate di covid-19.
- In Europa continuano i timori legati a una seconda ondata. L’Italia ha registrato il numero più alto di casi giornalieri da maggio (1.210), in Francia le nuove infezioni il 23 agosto sono state 4.800, in Spagna 3.650. I casi sono in aumento anche in Repubblica Ceca e in Germania. Il governo francese ha adottato nuove misure per frenare la diffusione del virus: dal 1 settembre sarà obbligatorio indossare la mascherina anche negli uffici e nelle fabbriche, e le persone che entreranno nel paese dal Regno Unito dovranno stare in quarantena per 14 giorni. Il governo di Londra adotterà una misura simile verso i francesi che arrivano nel paese.
- Ad Auckland, la città più popolosa della Nuova Zelanda, le restrizioni contro la diffusione del virus sono state estese per altri quattro giorni. La città sarebbe dovuta tornare alla normalità il 25 agosto, ma le autorità hanno cambiato idea dopo che i casi attivi confermati sono arrivati a 101.