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Le nuove restrizioni di Natale

Il 3 dicembre il premier italiano Giuseppe Conte in una conferenza stampa ha presentato il nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri (dpcm) che sarà in vigore dal 4 dicembre al 15 gennaio 2021. “Stiamo evitando un lockdown generalizzato come quello di primavera, questi risultati ci confortano, ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia per le festività natalizie perché ci aspettiamo una terza ondata già a gennaio”, ha detto Conte. Ecco le misure annunciate.

  • Spostamenti Non ci sarà nessuna deroga al divieto di mobilità durante le festività, saranno invece aumentate le restrizioni. Dal 21 dicembre al 6 gennaio è vietato ogni spostamento “in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome”. Il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio è vietato ogni spostamento tra comuni, salvo che per comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute. È consentito il rientro alla residenza, domicilio o abitazione, escluse le seconde case in altra regione o provincia autonoma.
  • Coprifuoco Su tutto il territorio nazionale non ci si potrà spostare dalle 22 alle 5 del mattino, eccetto che nei casi di comprovata necessità. Il 31 dicembre il coprifuoco sarà esteso fino alle sette del 1 gennaio. “È in ogni caso fortemente raccomandato”, prosegue il testo, “per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.
  • Viaggi all’estero Dal 10 dicembre per chi torna in Italia da uno dei 27 paesi dell’Unione europea c’è l’obbligo, prima di partire, di fare il tampone e presentarlo all’arrivo: se è negativo si può entrare senza dover fare la quarantena. Chi arriva da un paese che non fa parte dell’area Schengen dovrà comunque fare la quarantena. Dal 21 dicembre e fino al 6 gennaio la quarantena sarà estesa a tutti quelli che tornano dall’estero. La misura vale sia per gli italiani sia per i turisti stranieri che arriveranno in Italia in quel periodo.
  • Aperture commerciali I centri commerciali non saranno riaperti nei fine settimana e nei giorni festivi, i negozi saranno aperti fino alle 21. I ristoranti resteranno aperti a pranzo anche a Natale, Santo Stefano, Capodanno e l’Epifania. “Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”.
  • Impianti sciistici Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici fino al 7 gennaio. Gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Dal 7 gennaio 2021 gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali.
  • Eventi sportivi Fino al 15 gennaio si potranno disputare solo incontri e gare di “alto livello”. “Sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riconosciuti di alto livello e di interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e del Comitato italiano paralimpico (Cip) riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico”.
  • Crociere Sono sospese dal 21 dicembre fino al 6 gennaio. “A decorrere dal 21 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021 sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana, aventi come luoghi di partenza, di scalo ovvero di destinazione finale porti italiani”. Dal 20 dicembre al 6 gennaio, inoltre, “è vietato” fare ingresso nei porti italiani” alle società di gestione, agli armatori ed ai comandanti delle navi passeggeri di bandiera estera.
  • Scuole Dal 7 gennaio ricomincia la didattica in presenza anche per le scuole superiori, il 75 per cento degli studenti tornerà a scuola in presenza.
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