×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Le notizie di scienza della settimana

Una riproduzione a grandezza naturale di un dinosauro durante una mostra interattiva a Londra, il 31 marzo 2017. (Toby Melville, Reuters/Contrasto)
  • Una parte di mandibola risalente a circa 160mila anni fa, trovata nel Tibet orientale, potrebbe appartenere a un antico gruppo di ominidi, i cui fossili sono stati trovati solo in un altro sito, la grotta Denisova in Siberia.
  • Nella Repubblica Democratica del Congo i casi di contagio da ebola continuano ad aumentare, ma la diffusione del virus è rimasta limitata a due regioni del paese. La limitatezza delle risorse, la difficoltà di accesso e la diffusione della violenza rendono più difficile la lotta contro la malattia.
  • Il 25 e il 26 aprile sono state registrate onde gravitazionali in due distinti eventi. Il primo potrebbe essere stato dovuto al collasso di due stelle di neutroni, il secondo a quello di una stella di neutroni e un buco nero.
  • Il cambiamento climatico potrebbe aver influito sui periodi di siccità già dai primi del novecento.
  • Secondo una ricerca, alcuni sacchetti di plastica biodegradabile, tenuti in ambiente marino per tre anni, rimangono integri. La plastica compostabile, invece, si degrada molto più velocemente.
  • La popolazione di narvali, i cetacei artici, è abbondante malgrado la scarsa diversità genetica degli animali.
  • Il great whirl, il vortice oceanico che si forma ogni anno al largo della Somalia, è più persistente del previsto. Da questa corrente marina dipende l’andamento della stagione dei monsoni in India.
  • Durante l’eclissi totale di Luna di gennaio potrebbe essere stato osservato l’impatto di una meteorite sulla superficie.
  • La meccanica della corsa dei dinosauri terrestri potrebbe aiutare a spiegare come si è sviluppato il volo degli uccelli.
  • L’igname, il tubero commestibile originario dell’Africa, potrebbe essere stato selezionato per la prima volta nel bacino del fiume Niger, da specie forestali.
pubblicità