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Le parole dei migranti

Migranti soccorsi da una nave della ong Sos Mediterranée diretta in Spagna, giugno 2018. (Kenny Karpov, Sos Mediterranee/Reuters/Contrasto)

Anche quest’anno il festival dedicherà una serie di incontri e dibatti al tema delle migrazioni. Il 5 ottobre alla biblioteca Ariostea il linguista Federico Faloppa, la scrittrice italosomala Igiaba Scego, Diletta Samorì di Cidas cooperativa sociale, e Carolina Purificati della onlus romana Asinitas, che dal 2005 organizza corsi d’italiano per stranieri, discuteranno della ricchezza linguistica e culturale che i migranti portano con sé quando arrivano in un nuovo paese. Modera l’incontro Annalisa Camilli di Internazionale.

Lo stesso giorno alla facoltà di giurisprudenza si parlerà di come l’Unione europea gestisce le sue frontiere, e in particolare del fatto che spesso il controllo dei flussi migratori è affidato ai paesi di transito, come il Niger, in Africa. Quali sono le conseguenze? Chi ci guadagna? All’incontro, in collaborazione con Arci nazionale, parteciperanno il giornalista italiano Lorenzo Bagnoli, il nigerino Albert Chaibou, il tedesco Christian Jakob e la ricercatrice esperta di migrazioni Sara Prestianni.

Il giorno dopo, a palazzo Roverella, la presentazione dei libri La legge del mare (Rizzoli 2019) di Annalisa Camilli e Io Khaled vendo uomini e sono innocente (Einaudi 2019) di Francesca Mannocchi sarà l’occasione per un dialogo, con la partecipazione di Marianna Aprile, sui migranti che attraversano il Mediterraneo, le ong che li soccorrono e i trafficanti che organizzano il loro viaggio.

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