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L’università La Sorbona occupata, Parigi, maggio 1968. (Mario Dondero)
Clochard nella metro, Parigi, 1963. (Mario Dondero)
Il clown Oleg Popov del circo di Mosca durante uno spettacolo, Parigi, 1982 . (Mario Dondero)
<em>I tre amici</em>, Limira, Turchia, 1976. (Mario Dondero)
Il mondo di Piero della Francesca, contadino della regione di Sansepolcro, 2002. (Mario Dondero)
Pier Paolo Pasolini durante le riprese del film <em>Comizi d’amore</em> sulla spiaggia di Viareggio, 1965. (Mario Dondero)
Francis Bacon nel suo studio a Londra, 1961. (Mario Dondero)
Mikhail Gorbaciov e Ronald Reagan al summit di Ginevra, 1985 . (Mario Dondero)
Una manifestazione a Parigi, 2011. (Mario Dondero)
La Regina Sibeth della tribù dei Flups della Guinea-Bissau, fuggita in Senegal a causa della guerra, 1970. (Mario Dondero)
Soldati della Legione straniera francese a Gibuti, 1998. (Mario Dondero)
Vittorio Gassman con la maschera di Amleto, Viareggio, 1963. (Mario Dondero)
Una donna che vive nella Germania Ovest parla con una guardia di frontiera della Repubblica Democratica Tedesca, Berlino, 1989. (Mario Dondero)
Mario Dondero ritratto da Elisa Dondero. (Elisa Dondero)

Il diario di Mario Dondero

Le Grandi aule delle terme di Diocleziano, a Roma, ospitano un’ampia mostra, con circa 250 opere, dedicata al fotoreporter italiano Mario Dondero.

Conosciuto soprattutto per i suoi lavori in bianco e nero, che lui definisce il “colore della verità”, Dondero ha dichiarato una volta che avrebbe fatto il giornalista se non fosse “incappato nella fotografia. Il modo per andare oltre la parola”.

Il percorso della mostra è diviso in quattro sezioni legate ai momenti storici più significativi del novecento e ai personaggi della cultura, della politica e della società che il fotografo ha ritratto nella sua carriera.

Dopo le prime immagini, ispirate a quelle di Robert Capa, si prosegue con gli scatti realizzati a Parigi, dove Dondero si trasferì nel 1954. Tra questo c’è il celebre ritratto agli scrittori del nouveau roman.

Nella sezione “La passione per la politica e la storia” sono raccolte le immagini che hanno reso celebre lo stile del fotografo italiano con il suo reportage sulla guerra tra il Marocco e l’Algeria nel 1963, i ritratti ai grandi intellettuali e artisti – come Francis Bacon, Alberto Giacometti, Pier Paolo Pasolini – e poi le contestazioni negli anni settanta in Italia e in Francia. L’ultima parte racconta infine la caduta del muro di Berlino, la Russia di Putin e la guerra in Afghanistan.

Mario Dondero è nato a Genova nel 1928. Ha collaborato con numerosi quotidiani e riviste italiani e internazionali tra cui L’Unità, Le Ore, Le Monde e Le Nouvel Observateur.

La mostra durerà fino al 26 aprile 2015.

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