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Durante la cerimonia di apertura del festival, il 5 gennaio 2015. (Fred Dufour, Afp)
Una scultura di ghiaccio del festival, il 5 gennaio. (Kim Kyung-Hoon, Reuters/Contrasto)
Il 4 gennaio. (Fred Dufour, Afp)
Il 7 gennaio. (Fred Dufour, Afp)
Il 4 gennaio. (Kim Kyung-Hoon, Reuters/Contrasto)
Una donna si fa scattare una foto ricordo con una volpe, il 5 gennaio. (Kim Kyung-Hoon, Reuters/Contrasto)
Un labirinto di ghiaccio, il 5 gennaio. (Kim Kyung-Hoon, Reuters/Contrasto)
Il 4 gennaio. (Kim Kyung-Hoon, Reuters/Contrasto)
Il 5 gennaio. (Kim Kyung-Hoon, Reuters/Contrasto)
Il 5 gennaio. (Kim Kyung-Hoon, Reuters/Contrasto)

La festa del ghiaccio

Harbin è una città della Manciuria, nella Cina nordorientale, dove in inverno le temperature possono raggiungere i trenta gradi sotto zero. Qui ogni anno si svolge il Festival internazionale della scultura di ghiaccio e neve, in cui artisti provenienti da tutto il mondo creano una città intera fatta di ghiaccio e illuminata da speciali giochi di luce. Nel corso della manifestazione si svolgono anche gare di scultura e di nuoto e spettacoli pirotecnici.

Ufficialmente il festival, quest’anno alla sua trentunesima edizione, si apre il 5 gennaio e durerà fino al 25 febbraio 2015. Ma in realtà il villaggio di ghiaccio si potrà ammirare fino all’arrivo della primavera, quando con le temperature in aumento si scioglieranno le sculture. I blocchi di ghiaccio provengono dalla superficie gelata del fiume Songhua.

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