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I poliziotti arrestano un occupante. (Christophe Simon, Afp)
Gli occupanti preparano i bagagli. (Yasuyoshi Chiba, Afp)
Una donna con un cucciolo nell’albergo occupato. (Yasuyoshi Chiba, Afp)
La costruzione di una barricata nell’atrio dell’albergo. (Yasuyoshi Chiba, Afp)
Un uomo beve del caffé nell’edificio. (Yasuyoshi Chiba, Afp)
Occupanti guardano la polizia che circonda l’edificio. (Yasuyoshi Chiba, Afp)
Una donna con il figlio. (Yasuyoshi Chiba, Afp)
Una donna urla contro gli agenti. (Christophe Simon, Afp)
Una donna riposa sul suo letto nell’albergo occupato. (Yasuyoshi Chiba, Afp)
Materassi in fiamme all’interno dell’edificio, dopo lo sgombero. (Yasuyoshi Chiba, Afp)

La polizia sgombera gli occupanti a Rio de Janeiro

Il 14 aprile ci sono stati scontri a Rio de Janeiro durante lo sgombero degli occupanti di un albergo costruito per le Olimpiadi del 2016. Secondo le prime ricostruzioni gli occupanti, più di cento, avevano accettato di lasciare la struttura senza fare resistenza, quando la polizia ha cominciato a caricare. A quel punto alcuni occupanti hanno appiccato un incendio dentro l’edificio e sono scappati in strada, inseguiti dalle forze dell’ordine. I manifestanti hanno lanciato pietre e molotov contro i poliziotti. Due persone sono state arrestate.

Il palazzo occupato si trova nel quartiere di Flamengo, nella zona sud della città. L’edificio è stato per molti anni di proprietà della squadra di calcio del Flamengo. Due anni fa era stato dato in affitto al miliardario brasiliano Eike Batista, che voleva trasformarlo in un hotel di lusso per le Olimpiadi del 2016. Ma nel 2012 la compagnia petrolifera di Batista è fallita e il palazzo è stato abbandonato.

Gli occupanti hanno dichiarato più volte che non intendevano restare a lungo dentro l’hotel, ma che si trattava solo di una forma di protesta per ottenere delle case popolari dal comune di Rio de Janeiro. Le trattative però non hanno dato alcun risultato e il sindaco ha mandato la polizia.

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