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Jhorlis Huallpa, 17 anni, porta un sacco di tela che viene usato per essiccare le foglie di coca, a La Mar, nella provincia di Ayacucho, in Perù. (Rodrigo Abd, Ap/Ansa)
Alfredo Mosco, un coltivatore di coca di 44 anni, istruisce un suo giovane aiutante. (Rodrigo Abd, Ap/Ansa)
Sacchi di sabbia usati dai gruppi di autodifesa per delimitare il loro territorio. (Rodrigo Abd, Ap/Ansa)
Donato, Delfin e Jony fanno colazione prima di andare a lavorare nei campi di coca. (Rodrigo Abd, Ap/Ansa)
Alfredo Mosco, un coltivatore di coca, riposa in un campo. (Rodrigo Abd, Ap/Ansa)
Bambini giocano con le foglie di coca. (Rodrigo Abd, Ap/Ansa)
Julio e Rufina Galvez mostrano una foto del figlio Yuri, il 15 marzo. Yuri era uno studente universitario di 25 anni; i genitori gli avevano permesso di lavorare come trasportatore di foglie di coca per pagarsi gli studi di agronomia. Nel 2013 il ragazzo è stato ritrovato morto per colpi di arma da fuoco su un sentiero di montagna. (Rodrigo Abd, Ap/Ansa)
Giovani ballano durante un concerto di Ely Corazón. I trasportatori di coca spesso vengono reclutati durante eventi del genere o feste. (Rodrigo Abd, Ap/Ansa)
Janet Curo, 9 anni, si prende una pausa dalla raccolta di foglie di coca con la madre. (Rodrigo Abd, Ap/Ansa)

Trasporti pericolosi

Dal 2012 il Perù ha superato la Colombia come maggior produttore mondiale di coca: almeno 305 tonnellate all’anno. Il 60 per cento proviene dalle valli dei fiumi Apurímac, Ene e Mantaro e un terzo viene recapitato ai narcotrafficanti a piedi, zaino in spalla, da trasportatori indigeni, i mochileros (da mochila, zaino). I mochileros soprattutto indios quechua o ashaninka, spesso orfani e senza istruzione.

In Perù un agricoltore guadagna meno di dieci dollari al giorno mentre il trasporto di droga frutta tra i 150 e i 400 dollari a viaggio, a seconda del peso portato: un carico di undici chili vale in Perù circa 3.500 dollari, mentre negli Stati Uniti può essere venduto a 250mila dollari. Il viaggio per la consegna ai narcos è pieno di pericoli: bande criminali, polizia corrotta, gruppi di trasportatori rivali e incidenti causano decine di vittime all’anno.

Le foto sono state scattate da Rodrigo Abd, fotoreporter dell’Ap, a La Mar, nella provincia di Ayacucho, in Perù, tra il 13 e il 16 marzo 2015.

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