Il vulcano Shindake, nell’isola giapponese di Kuchinoerabu, dopo l’eruzione che ha causato una colonna di fumo e cenere nel cielo di quasi dieci chilometri. Le autorità hanno chiesto a oltre cento persone di abbandonare le loro case. (The Asahi Shimbun/Getty Images)

Migranti arrivati ad Agadez, in Niger, al limite meridionale del Sahara e per questo chiamata “porta del deserto”. Negli ultimi anni Agadez è stata uno snodo centrale nel viaggio dei migranti. (Akintunde Akinleye, Reuters/Contrasto)

La demolizione di un edificio distrutto durante il terremoto del 25 aprile a Kathmandu, in Nepal. (Navesh Chitrakar, Reuters/Contrasto)

Un venditore di gelati a Jalalabad, in Afghanistan. (Noorullah Shirzada, Afp)

Una protesta di studenti contro la riforma del sistema scolastico a Santiago, in Cile. La polizia è intervenuta con gli idranti per disperdere i manifestanti. (Ivan Alvarado, Reuters/Contrasto)

Poliziotti in pattuglia per le strade di Bujumbura, Burundi, durante una protesta contro la candidatura del presidente Pierre Nkurunziza a un terzo mandato. (Goran Tomasevic, Reuters/Contrasto)

La casa di un leader dei ribelli houthi colpita dai bombardamenti della coalizione dell’Arabia Saudita, a Sanaa, nello Yemen. (Khaled Abdullah, Reuters/Contrasto)

Agenti della sicurezza bloccano un contestatore pro Palestina durante il congresso della Fifa a Zurigo. (Ruben Sprich, Reuters/Contrasto)