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<em>Sickle, bandolier and guitar</em>, 1927 circa. (Tina Modotti)
Nidia Ríos, 1956 circa. (Korda)
<em>Leche II (3)</em>, 2010. (Ana Casas Broda)
<em>Piñata</em>, dalla serie <em>Casita de Turrón</em>, 2010. (Roberto M. Tondopó)
<em>Senza titolo</em>. (Manuel Carrillo)
<em>Senza titolo</em>, Stato del Messico, 2014. (Carlos Léon)
<em>Tiburoneros</em>, 1950. (Lola Álvarez Bravo)
<em>Boda en Coyoacán</em>, 1983. (Pedro Meyer)
<em>Heart of stone</em>, 1990. (Mario Cravo Neto)

Obiettivo America Latina

Con oltre cento esposizioni, tra quelle nazionali ospitate a Madrid, Lanzarote e Saragozza e quelle internazionali di Lisbona, Londra, Parigi e São Paulo, la diciottesima edizione del festival PHotoEspaña è dedicata alla fotografia latinoamericana.

L’obiettivo è quello di esplorarne la complessità e l’evoluzione, dalle sue origini al presente, attraverso lo sguardo di 395 autori che hanno lavorato in Messico, a Cuba e in Argentina.

Tra le grandi retrospettive del festival una delle protagoniste è la fotografa messicana Lola Álvarez Bravo “una delle madri e delle maestre della fotografia messicana che, con suo marito Manuel Álvarez Bravo, ha introdotto nel paese la fotografia contemporanea”, racconta la direttrice del festival María García Yelo.

Un’altra grande esposizione è dedicata ai ritratti femminili del fotografo cubano Alberto Korda “ossessionato dalla bellezza delle donne” come dichiara la curatrice della mostra Ana Berruguete. Infine ampio spazio è riservato alla fotografa e attivista italiana Tina Modotti con i suoi ritratti personali dell’architettura messicana e della società indigena.

Il festival durerà fino al 30 agosto 2015.

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