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Rebekah, 18 anni, con due revolver appartenuti al nonno, a Jones, in Oklahoma, nel dicembre del 2014. (Hossein Fatemi, Panos/Luzphoto)
Andrew nel giardino della casa di un amico a Houston, in Texas, nel febbraio del 2015. Ha ricevuto la sua prima pistola a 14 anni. Ora ne possiede quattro. (Hossein Fatemi, Panos/Luzphoto)
Frank con la sua 9mm a Jones, in Oklahoma. Frank è tedesco e prima di trasferirsi negli Stati Uniti non aveva mai posseduto un’arma perché in Germania era illegale. Ora è diventato un sostenitore del possesso di armi. (Hossein Fatemi, Panos/Luzphoto)
Tom, 61 anni, con il Winchester del nonno a Houston, in Texas, nel febbraio del 2015. Tom ha avuto la sua prima pistola a nove anni e ora ne possiede più di un centinaio. (Hossein Fatemi, Panos/Luzphoto)
Meaghan, 21 anni, davanti alla casa dei genitori con un revolver del nonno a Jones, in Oklahoma, nel dicembre del 2014. È stata introdotta all’uso delle armi per gioco dal fratello, quando aveva sette anni. (Hossein Fatemi, Panos/Luzphoto)
Il signor Cruz, 63 anni, a Houston, in Texas, nel febbraio del 2015. Fin da quando viveva nelle Filippine, il suo paese d’origine, ha sempre posseduto delle armi. Dopo che la figlia è stata rapinata, qualche anno fa, ha chiesto un porto d’armi. (Hossein Fatemi, Panos/Luzphoto)
Alex con un kalashnikov nel suo appartamento a Houston, in Texas, nel febbraio del 2015. (Hossein Fatemi, Panos/Luzphoto)
Diana a casa con il suo fucile, a Jones, in Oklahoma, nel gennaio del 2015. Diana usa le armi soprattutto per cacciare. (Hossein Fatemi, Panos/Luzphoto)
Ralea, 12 anni, in salotto con un fucile, a Jones, in Oklahoma, nel dicembre del 2014. Attualmente fa parte della squadra di tiro a piattello della scuola. (Hossein Fatemi, Panos/Luzphoto)
Kevin con il suo Remington 30-06 a Houston, in Texas, nel febbraio del 2015. (Hossein Fatemi, Panos/Luzphoto)

Io e la mia pistola

Il secondo emendamento della costituzione degli Stati Uniti garantisce il diritto di possedere armi: “Poiché per la sicurezza di uno stato libero è necessaria una milizia regolamentata, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto”.

Su questa frase si basa la convinzione, molto diffusa negli Stati Uniti, dell’inviolabilità del diritto a possedere armi da fuoco. Secondo alcune stime, nel paese circolano tra i 270 e i 320 milioni di armi, cioè almeno una per ogni abitante. Le leggi variano da stato a stato: per esempio in California sono vietate armi automatiche, ma attraversando il confine con l’Arizona i divieti saltano. In Vermont si può comprare una pistola a 16 anni, mentre a pochi chilometri di distanza, in Connecticut, servono altri cinque anni.

Secondo alcune inchieste, chi detiene un’arma lo fa o per cacciare o per protezione personale. Ma c’è l’altro lato della medaglia: ogni anno, secondo l’Fbi, il possesso di un’arma da fuoco è stato determinante in 8.454 casi sui 12.253 omicidi del 2013 e in 21.175 suicidi sui 41.149 dello stesso anno.

Le foto fanno parte del progetto My gun and I, di Hossein Fatemi, che ha realizzato questi ritratti in Oklahoma e Texas, tra il dicembre 2014 e il febbraio 2015.

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