Profughi siriani arrivano sulla spiaggia dell’isola di Kos, in Grecia. Il 13 agosto 2015 le autorità del paese hanno mandato sull’isola una nave da crociera per dare alloggio alle migliaia di profughi arrivati nelle ultime settimane. La nave da crociera potrà ospitare fino a 2.500 persone e sarà adibita a centro di registrazione per i migranti. (Yannis Behrakis, Reuters/Contrasto)

Macchine bruciate in un parcheggio a Tianjin, in Cina, vicino al magazzino in cui il 13 agosto 2015 ci sono state due esplosioni. Gli incendi sono ancora in corso. Le vittime accertate sono almeno 50 e centinaia i feriti. (Ng Han Guan, Ap/Ansa)

Un uomo guarda il discorso del premier giapponese Shinzo Abe, a Tokyo, in occasione del settantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale. Abe ha espresso profondo rimorso per il ruolo avuto dal paese nel conflitto. Il discorso era molto atteso, soprattutto da Cina e Corea del Sud che si aspettavano delle scuse formali per l’aggressione giapponese. Abe però ha detto che i giapponesi non sono destinati a chiedere scusa in eterno. Appena un mese fa, il primo ministro ha promosso una riforma che amplia il ruolo delle forze armate modificando la costituzione pacifista adottata dopo il 1945. (Chris McGrath, Getty Images)

Il tramonto a Sehnde, in Germania. (Lukas Schulze, Afp)

La nave da crociera Eleftherios Venizelos si avvicina al porto di Kos, in Grecia. La nave ospiterà migliaia di profughi arrivati sull’isola nelle ultime settimane. La nave da crociera potrà ospitare fino a 2.500 persone e sarà adibita a centro di registrazione per i migranti. (Alkis Konstantinidis, Reuters/Contrasto)

La polizia peruviana durante un’operazione contro le miniere d’oro illegali a La Pampa, nella regione Madre de Dios. Secondo le autorità locali, le miniere illegali hanno già causato la distruzione di 50mila ettari di foresta. Il Perù è il quinto maggior produttore di oro nel mondo. (Sebastian Castaneda, Reuters/Contrasto)

La cerimonia per il 69° anniversario dell’indipendenza del Pakistan dal Regno Unito e la separazione dall’India, a Wagah. (K.M. Chaudary, Ap/Ansa)