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Sogno N. 1: elettrodomestici per la casa, 1949. (Grete Stern)
Calle Florida, Buenos Aires 1936. (Horacio Coppola)
D.L.H., 1925. (Grete Stern)
Calle Corrientes all’angolo con Reconquista, Buenos Aires 1936-37. (Horacio Coppola)
Komol, 1931. (Grete Stern)
Avenida Diaz Velez al 4800, Buenos Aires 1936. (Horacio Coppola)
Sogno N. 27: non svanisce con l’acqua, 1951. (Grete Stern)
Londra, 1934. (Horacio Coppola)
Autoritratto, 1943. (Grete Stern)
Cuffia e guanti, 1930. (Grete Stern)
Sogno N. 28 : Amore senza illusione, 1951. (Grete Stern)

Dal Bauhaus a Buenos Aires

A Berlino, nel 1929, Grete Stern fonda insieme a Ellen Auerbach lo studio sperimentale ringl + pit, precursore di lavori grafici e fotografici d’avanguardia protofemminista, mentre nella Buenos Aires degli ultimi anni venti Horacio Coppola sperimenta l’effetto metaforico e visivo di prismi, specchi ed effetti di luce alla maniera di Man Ray e László Moholy-Nagy.

Il MoMA di New York dedica ai due pionieri della fotografia modernista sudamericana la mostra intitolata From Bauhaus to Buenos Aires: Grete Stern and Horacio Coppola.

Con più di 300 opere, molte delle quali mai esposte negli Stati Uniti, la mostra ricostruisce l’opera dei due artisti, marito e moglie, uniti nell’esplorazione del linguaggio moderno.

Stern e Coppola s’incontrano frequentando la Bauhaus tedesca, poi fuggono dalla Germania nazista nel 1933, per fermarsi a Buenos Aires, dove il contatto con il vibrante ambiente culturale degli artisti e intellettuali immigrati, ha arricchito il loro lavoro di nuovi spunti e stimoli, rendendoli i riconosciuti fondatori della fotografia latinoamericana moderna.

La mostra è aperta al pubblico fino al 4 ottobre 2015.

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