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Joshua Creek seduto sul portico di casa, New Orleans, il 13 settembre 2005. (Carlos Barria, Reuters/Contrasto)
Michael Rehage sul tetto della sua automobile, dopo il passaggio dell’uragano a North Shore, a nordovest di New Orleans, il 12 settembre 2005. (Carlos Barria, Reuters/Contrasto)
In un cimitero di New Orleans, il 10 settembre 2005. (Carlos Barria, Reuters/Contrasto)
Errol Morning in una strada allagata di New Orleans, il 5 settembre 2005. (Carlos Barria, Reuters/Contrasto)
Il Memorial medical center di New Orleans, il 13 settembre 2005. (Carlos Barria, Reuters/Contrasto)
Una donna arriva nel centro di raccolta per le vittime di Katrina a New Orleans, l’8 settembre 2005. (Carlos Barria, Reuters/Contrasto)
Tyler Teal toglie le macerie dalla sua casa di Lafitte, a sud di New Orleans, il 14 settembre 2005. (Carlos Barria, Reuters/Contrasto)
Errol Morning nelle strade di New Orleans, il 5 settembre 2005. (Carlos Barria, Reuters/Contrasto)

Ritorno a New Orleans

Dal 23 al 30 agosto 2005 l’uragano Katrina attraversò il sud degli Stati Uniti, partendo dalla Florida per poi rafforzarsi nel golfo del Messico e raggiungendo la Louisiana. Qui il sistema di dighe non funzionò in più di cinquanta punti: nell’area metropolitana di New Orleans si crearono decine di brecce, causando l’inondazione dell’80 per cento dell’area metropolitana per settimane.

Sono almeno 1.836 le persone morte nel passaggio di Katrina e per i conseguenti allagamenti, che hanno causato danni per 81,2 miliardi di dollari.

Il fotografo della Reuters Carlos Barria era a New Orleans nei giorni dopo le inondazioni. Nell’agosto del 2015 è tornato nei luoghi che aveva fotografato e ha sovrapposto le immagini del 2005 con quelle attuali.

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