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The masked woman, Nigeria, 2014. (Aken Jenevieve)
Not free to be young, Soyapango, El Salvador, 2015. (Patrick Tombola)
Zones of silence (Rena Effendi)
Senza titolo, Italia, 2013. (Margherita Vitagliano)
Bosketari, Bucarest, Romania, 2011. (Luigi Storto)
A peasants struggle, villaggio di Sigidi, Sudafrica, 2015. (Max Bastard)
Enjoying, Maputo, Mozambico, 2014. (Mario Macilau)
Sung-ok Tigay, 92 anni, Ushtobe, Kazakistan, 2014. (Kim Michael Vince)
Chessboard, Cie di Bari Palese, 2014. (Mario Badagliacca)
A dream called Europe, Tangeri, Marocco, 2015. (Myriam Meloni)

La libertà nel mirino

Il concorso fotografico Prisma human rights dedica la sua prima edizione al tema della libertà.

Alla competizione, lanciata il 9 maggio 2015 in occasione dell’apertura della biennale di Venezia, hanno partecipato fotografi, professionisti e amatori, senza limite di età e provenienti da tutto il mondo.

Le immagini vincitrici saranno in mostra al monastero di San Nicolò, al Lido di Venezia, dall’11 settembre all’11 ottobre 2015.

Accanto ai venti finalisti, l’esposizione presenta una selezione dei lavori della fotografa azera Rena Effendi, invitata come special guest photographer. Dal primo reportage in cui ha documentato le ricadute ambientali delle attività petrolifere tra la Georgia e la Turchia, alle immagini del suo secondo libro Liquid land, che ha come tema l’inquinamento a Baku, in Azerbaigian.

Oltre alla mostra, si svolgeranno anche incontri sul tema della libertà legata all’arte, ai mezzi d’informazione e ai diritti umani.

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