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Una marcia vicino al campus dell’università di Witwatersrand a Johannesburg, il 21 ottobre 2015. (Marco Longari, Afp)
I manifestanti cercano di bloccare una strada di Johannesburg, il 22 ottobre 2015. (Marco Longari, Afp)
La protesta degli studenti a Johannesburg, il 22 ottobre 2015. (Gianluigi Guercia, Afp)
Uno studente con il cartello “Zuma deve cadere”, contro il presidente sudafricano Jacob Zuma, a Johannesburg, il 22 ottobre 2015. (Marco Longari, Afp)
La protesta davanti alla sede del partito African national congress, a Johannesburg, il 22 ottobre 2015. (Marco Longari, Afp)
Il segretario dell’African national congress Gwede Mantashe (al centro) prima di fare un discorso durante una manifestazione, a Johannesburg, il 22 ottobre 2015. (Marco Longari, Afp)
A Johannesburg, il 22 ottobre 2015. (Marco Longari, Afp)
La marcia verso la sede dell’African national congress, a Johannesburg, il 22 ottobre 2015. (Gianluigi Guercia, Afp)
Durante una protesta a Johannesburg, il 22 ottobre 2015. (Gianluigi Guercia, Afp)
Studenti in marcia vicino al campus dell’università di Witwatersrand, a Johannesburg, il 21 ottobre 2015. (Marco Longari, Afp)

Il Sudafrica vuole studiare

Gli studenti universitari sudafricani manifestano da dieci giorni contro l’aumento delle tasse annunciato dagli atenei. Le proteste, cominciate il 13 ottobre all’università del Witwatersrand, a Johannesburg, ora coinvolgono almeno 14 istituti universitari del paese, dove lezioni ed esami sono stati sospesi. Il 23 ottobre gli studenti hanno marciato fino agli uffici del presidente della repubblica a Pretoria. Qui Jacob Zuma e i professori dovrebbero incontrare gli studenti e discutere le loro richieste.

In particolare le organizzazioni studentesche protestano contro le spese universitarie, che possono arrivare a seimila rand all’anno (circa quattromila euro) per chi vuole studiare a medicina. In un paese in cui una famiglia bianca guadagna fino a sei volte una nera, il costo è ritenuto un ultimo residuo di apartheid.

Le foto sono state scattate dai fotografi dell’Afp Marco Longari e Gianluigi Guercia a Johannesburg, tra il 21 e il 22 ottobre 2015.

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