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Acque colorate. Imbarcazioni allineate sulle sponde del lago Retba, a trenta chilometri da Dakar, in Senegal. (Henri Tabarant, Afp)
Acqua vitale. Il delta del fiume Okavango, Botswana. (Frans Lanting, Luzphoto)
Anelli d’erba. Un branco di zebre corre nella NamibRand nature reserve in Namibia. (George Steinmetz)
La grande corsa. La Great ethiopian run ad Addis Abeba, la corsa non competitiva più affollata d’Africa. (Christoph Keller, Visum/Luzphoto)
Città di lamiera. Kibera, la più estesa baraccopoli di Nairobi, in Kenya. (Christian Als, Panos/Luzphoto)
Foresta di rocce. Il parco nazionale di Tsingy de Bamaraha, nel Madagascar occidentale, patrimonio dell’umanità dell’Unesco. (Frans Lanting, Luzphoto)
L’ultimo rifugio. Un branco di elefanti nelle paludi del parco nazionale Amboseli, nel sud del Kenya. (George Steinmetz)
Pesce vivo. La sagoma di un pesce formata da quattrocento studenti senegalesi sulla spiaggia di Yoff Diamalaye, a Dakar. (Seyllou, Afp)
Raggi laser. Un raduno serale dell’opposizione egiziana in piazza Tahrir. Le luci verdi che appaiono tra la folla sono raggi di puntatori laser usati dai manifestanti per disturbare la sorveglianza dei militari. (Khaled Desouki, Afp)
Il lago Natron, nel nord della Tanzania. Il suo colore è dovuto alla presenza di rocce alcaline e di piccoli batteri che vivono nelle acque ricche di sali e carbonati. (Juan Carlos Muñoz, Biosphoto/Afp)

In volo sull’Africa

Dieci fotografi hanno volato nei cieli dell’Africa, dal Cairo a Città del Capo, a bordo di parapendii, elicotteri, piccoli aerei e mongolfiere. Un lungo viaggio tra deserti, savane, foreste e metropoli affollate. Per mostrare come e quanto il continente stia cambiando in molti aspetti, da quelli geografici a quelli culturali.

Le immagini sono state raccolte nella mostra Africa in volo, esposta fino all’8 dicembre 2015 presso lo spazio Viafarini a Milano, e organizzata dalla rivista Africa.

Tra i fotografi esposti ci sono George Steinmetz, Robin Hammond, Bruno Zanzottera e fotoreporter delle agenzie come Getty, Afp e Luzphoto che, grazie alla prospettiva aerea, hanno potuto raccontare eventi di massa, paesaggi moderni e rituali tradizionali attraverso punti di vista non convenzionali.

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