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Durante una festa tradizionale nel villaggio di Abuyung, stato di Laghi, Sud Sudan, il 17 ottobre 2015. (Alessandro Rota)
Nyahong Adier, 17 anni, il giorno dopo avere partorito in casa, nel villaggio di Abuyung, Sud Sudan, il 18 ottobre 2015. Nella foto riceve assistenza in un centro medico. (Alessandro Rota)
Adut Lueth, madre di cinque figli, prepara una bevanda alcolica chiamata seko per venderla al mercato del villaggio di Abuyung, Sud Sudan, il 19 ottobre 2015. (Alessandro Rota)
Una vista aerea sul Sud Sudan, il 23 ottobre 2015. (Alessandro Rota)
Un punto di raccolta dell’acqua vicino al villaggio di Abuyung, Sud Sudan, il 17 ottobre 2015. (Alessandro Rota)
Un centro di assistenza medica nel villaggio di Abuyung, Sud Sudan, il 18 ottobre 2015. Nella struttura vengono visitate almeno 800 persone al mese. (Alessandro Rota)
Un’esibizione di lotta tradizionale nel villaggio di Abuyung, Sud Sudan, il 17 ottobre 2015. (Alessandro Rota)
Una clinica gestita da una ong nel villaggio di Abuyung, Sud Sudan, il 22 ottobre 2015. (Alessandro Rota)
Nel villaggio di Abuyung, Sud Sudan, il 19 ottobre 2015. (Alessandro Rota)
Il villaggio di Abuyung, stato di Laghi, Sud Sudan, dopo una tempesta, il 18 ottobre 2015. (Alessandro Rota)

Dalla guerra alla vita in Sud Sudan

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno in Sud Sudan muoiono 7.89o donne ogni centomila parti. Nei paesi sviluppati la media è di 16 donne su centomila parti, in Italia è di quattro. Per quanto riguarda invece la mortalità infantile, in Sud Sudan 93 bambini su mille muoiono prima di compiere cinque anni a causa di malattie che sarebbero facili da prevenire e curare, spesso legate alla malnutrizione. Nei paesi sviluppati la media scende a sei.

Il reportage From war to life, realizzato dal fotografo Alessandro Rota in collaborazione con l’ong Comitato collaborazione medica, racconta la storia di tre madri – Ayen Majok Ariik, Nyamagan Dhuor e Achouth – e racconta cosa significa partorire e affrontare la maternità nel paese.

Il Sud Sudan, indipendente dal Sudan dal 2011, è teatro di una nuova guerra civile dal 15 dicembre 2013: da allora, secondo l’ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, almeno 2,2 milioni di persone hanno dovuto abbandonare le loro case e 4,6 milioni stanno affrontando una grave carenza di risorse alimentari.

Nel maggio del 2015 129 bambini sono stati uccisi in Sud Sudan dalle forze armate filogovernative e l’Unione africana accusa sia il governo sia le forze ribelli di crimini gravissimi: uccisioni sommarie, torture, mutilazioni, stupri e perfino episodi di cannibalismo forzato. Secondo un rapporto di Medici senza frontiere, inoltre,i militari della missione di pace dell’Onu non hanno adeguatamente protetto i civili nello stato di Unity, nel nord del paese.

Queste foto sono state scattate ad Abuyung nell’ottobre del 2015.

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