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White and black, 1990. (Irving Penn, The Irving Penn foundation)
Il soprano Leontyne Price, New York, 1961. (Irving Penn, The Irving Penn foundation/Condé Nast)
Salvador Dali, New York, 1947. (Irving Penn, The Irving Penn foundation)
Donna enga, Nuova Guinea, 1970. (Irving Penn, The Irving Penn foundation)
Irving Penn: in a cracked mirror (A), New York, 1986. (Irving Penn, The Irving Penn foundation)
Young boy, Pause pause, American south, 1941. (Irving Penn, The Irving Penn foundation)
Donna in un palazzo marocchino (Lisa Fonssagrives-Penn), Marrakech, 1951. (Irving Penn, The Irving Penn foundation/Condé Nast)
Truman Capote, New York, 1979. (Irving Penn, The Irving Penn foundation)
Abito di Olivier Theyskens per Nina Ricci, New York, 2007. (Irving Penn, The Irving Penn foundation/Condé Nast)
Kerchief Glove (Dior), Parigi, 1950. (Irving Penn, The Irving Penn foundation/Condé Nast)

La bellezza secondo Irving Penn

Irving Penn (1917-2009) è stato uno dei ritrattisti fondamentali nella storia della fotografia. Lo Smithsonian american art museum di Washington gli dedica una grande retrospettiva per celebrarne l’eredità come maestro del novecento e offrire una visione completa della sua opera.

Irving Penn: beyond beauty comprende la street photography degli anni trenta e la serie American south degli anni quaranta, arrivando poi agli scatti che l’hanno reso famoso: i ritratti di moda e ai protagonisti della cultura del secolo scorso come Salvador Dali e Truman Capote.

Betsy Broun, direttrice del museo, afferma che “l’arte di Irving Penn porta a scoperte estetiche che trascendono la vita quotidiana attraverso emozioni improvvise”.

In settant’anni di carriera Penn ha esercitato la sua maestria nel bianco e nero come nel colore ed è riuscito a dare il meglio di sé sia nei progetti commerciali sia in quelli artistici, diventando uno dei primi fotografi andati oltre la barriera che separava la fotografia editoriale e la fine-art. I ritratti e le foto di moda degli anni cinquanta hanno definito l’idea di eleganza di quel periodo e hanno trasformato la rappresentazione di oggetti quotidiani in immagini rivelatrici di una bellezza inaspettata, a volte surreale.

La mostra sarà aperta fino al 20 marzo 2016.

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