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Samie Santiago Newsted. (Paul Shiakallis)
Bonolo. (Paul Shiakallis)
Millie Hans. (Paul Shiakallis)
Phoenix Tonahs Slaughter (Paul Shiakallis)
Mokatse, Modipani, Botswana. (Paul Shiakallis)
Snyder. (Paul Shiakallis)
Bontle Sodah Ramotsietsane. (Paul Shiakallis)
Katie Dekesu. (Paul Shiakallis)
Lenganeng, Tlokweng, Botswana. (Paul Shiakallis)
Baone Debbie Superpower. (Paul Shiakallis)

L’anima rock delle donne africane

Fin dagli anni settanta la scena musicale del Botswana è stata fortemente influenzata dal rock. Nel tempo è emersa la sua anima di dissenso dall’idea stereotipata di cosa vuol dire essere africani. È nata così una sottocultura del black metal, che è stata chiamata marok. Nel 2011 il marok ha conquistato un pubblico internazionale grazie alla nuova immagine che portava dell’Africa e delle sue donne.

Tuttavia, come era prevedibile, in questo movimento c’è una vistosa rappresentazione della narrazione maschile a scapito di quella femminile. È proprio questa donna nera fuori dagli schemi, molto lontana dalla rappresentazione globale di un essere debole e senza voce, che il fotografo sudafricano Paul Shiakallis ha cercato di portare alla luce nel suo lavoro Leathered skins, unchained hearts.

Le foto sono state scattate nel Botswana nel 2015.

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