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Soldato semplice James Crozier, ore 7.05, Mailly-Maillet, Piccardia, Francia, 27 febbraio 1916. (Chloe Dewe Mathews)
Soldato Jean Raes, soldato Alphonse Verdickt, ora sconosciuta, Walem, Mechelen, Anversa, Belgio, 21 settembre 1914. (Chloe Dewe Mathews)
Soldato Ahmed ben Mohammed el Yadjizy, ore 17, Verbranden-Molen, Belgio, 15 dicembre 1914. (Chloe Dewe Mathews)
Soldato semplice William Smith, ore 6.30, scuola elementare Reningelst, Belgio, 14 novembre 1917. (Chloe Dewe Mathews)
Soldati semplici James Graham ore 7.22, 21 dicembre1915; John Docherty ore 7.12, 15 dicembre 1916; John Jones Time, ora sconosciuta, 24 febbraio 1916; Arthur Dale Time, ora sconosciuta, 3 marzo 1916; C. Lewis Time, ora sconosciuta, 11 marzo 1916; Anthony O’Neill Time, ora sconosciuta, 30 aprile 1916; John William Hasemore, ore 4.25, il 12 maggio 1916; J. Thomas Time, ora sconosciuta, 20 maggio 1916; William Henry Burrell Time, ora sconosciuta, 22 maggio 1916; Edward A. Card Time, ora sconosciuta, 22 settembre 1916; C. Welsh Time, ora sconosciuta, 6 marzo 1918, ex mattatoio di Mazingarbe, Nord-Pas-de-Calais, Francia. (Chloe Dewe Mathews)
Soldato Lucien Jean Baptiste Bersot, ora sconosciuta, 13 febbraio 1915, Fontenoy, Aisne, Piccardia, Francia. (Chloe Dewe Mathews)
Secondo tenente Eric Skeffington Poole, ore 7.25, cella del municipio di Poperinge, Belgio, 10 dicembre 1916. (Chloe Dewe Mathews)

Esecuzioni all’alba

Shot at dawn è l’ultimo lavoro realizzato dalla fotografa britannica Chloe Dewe Mathews dedicato a uno degli aspetti meno conosciuti della prima guerra mondiale.

Viaggiando dal Regno Unito alla Francia e al Belgio, a partire dal dicembre del 2012, Dewe Mathews ha fotografato i luoghi in cui sono stati assassinati i soldati accusati di tradimento o di diserzione. Immagini che raccontano storie spesso sconosciute agli stessi abitanti di quei luoghi, ma che invece i più anziani ricordano ancora molto bene. “Ho messo il mio cavalletto dove il plotone di esecuzione si schierava per uccidere le vittime, guardando nella direzione in cui era rivolto il soldato, prima di essere assassinato”, racconta la fotografa.

“A quel tempo nessuno capiva che quei soldati subivano gravi traumi psicologici in guerra e spesso anche le loro famiglie non ne sapevano nulla”, spiega la fotografa in un’intervista al Guardian. E in un saggio che accompagna il lavoro di Dewe Mathews, lo storico Hew Strachan definisce molte delle vittime come “non legalmente adulte per essere arruolate. Uomini che si sono smarriti e che hanno perso la testa sul campo”.

Le immagini di Dewe Mathews, scattate all’ora precisa in cui sono avvenute le esecuzioni, ritraggono campi, boschi, scuole elementari e un ex mattatoio. E alcune celle in cui sono state rinchiuse le vittime fino all’ultima notte prima di morire, tra cui quella del municipio di Poperinge, in Belgio, che è diventata parte dell’itinerario dei luoghi della memoria della prima guerra mondiale.

Durante un altro dei suoi viaggi, Dewe Mathews ha visitato un ufficio pubblico di Mazingarbe, in Francia, che è stato costruito all’interno di un ex mattatoio in cui sono stati uccisi undici soldati britannici. Durante questa visita è stata accompagnata da Liliane Dambrine, una storica locale, che ha svolto varie ricerche sulle esecuzioni scoprendo che molti di quei soldati erano stati cremati. “Nessuno nell’ufficio sa quello che è accaduto qui dentro, cento anni fa”, ha raccontato Dambrine.

Le foto di Dewe Mathews sono esposte all’Irish museum of modern art di Dublino fino al 28 marzo 2016.

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