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Homs, Siria, dopo due l’esplosione di due autobombe, il 21 febbraio 2016. (Sana/Reuters/Contrasto)
Soldati dell’esercito siriano ispezionano un edificio dopo l’esplosione di due bombe a Homs, in Siria, il 21 febbraio 2016. (Sana/Reuters/Contrasto)
Dopo l’esplosione delle due autobombe a Homs, in Siria, il 21 febbraio 2016. (Afp)
Vigili del fuoco spengono le fiamme dopo l’esplosione di due autobombe a Homs, in Siria, il 21 febbraio 2016. (Afp)
Dopo l’esplosione di due autobombe a Homs, Siria, il 21 febbraio 2016. (Sana/Reuters/Contrasto)
Dopo l’esplosione di un’autobomba in un quartiere di Homs, Siria, il 21 febbraio 2016. (Afp)
Alcune vittime delle due esplosioni che hanno colpito la città di Homs, Siria, in un ospedale locale, il 21 febbraio 2016. (Sana/Reuters/Contrasto)
Le operazioni di soccorso dopo le quattro esplosioni nel quartiere di Sayyida Zeinab, a dieci chilometri da Damasco, Siria, il 21 febbraio 2016. (Natalia Sancha, Ap/Ansa)
Dopo le quattro esplosioni nel quartiere di Sayyida Zeinab, a dieci chilometri da Damasco, Siria, il 21 febbraio 2016. (Natalia Sancha, Ap/Ansa)
Nel quartiere di Sayyida Zeinab, a dieci chilometri da Damasco, Siria, dopo le esplosioni, il 21 febbraio 2016. (Natalia Sancha, Ap/Ansa)

La Siria sotto attacco 

Sono più di 140 i morti causati dal doppio attentato avvenuto il 21 febbraio in Siria. Gli attacchi sono stati rivendicati dai jihadisti del gruppo Stato islamico.

Il primo attentato è avvenuto a Homs, nel centro del paese, dove sono esplose due autobombe: sono morte 57 persone, soprattutto civili. Poco dopo a Damasco sono state avvertite quattro esplosioni nel quartiere lealista di Sayyida Zeinab, nei pressi di un santuario sciita. Le vittime del secondo attacco sono almeno 83, secondo i mezzi d’informazione locali, e i feriti 178.

La serie di attentati è arrivata nel giorno in cui il segretario di stato statunitense, John Kerry, ha dichiarato di aver trovato un accordo con la Russia per una tregua temporanea in Siria, che potrebbe entrare in vigore nei prossimi giorni.

Dal marzo 2011 a oggi più di 250mila siriani sono morti nella guerra civile in corso nel paese. Undici milioni sono stati costretti a lasciare le loro case.

Le foto sono state scattate a Homs e nel quartiere di Sayyida Zeinab, a Damasco, il 21 febbraio 2016.

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