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Adolescenti su calle 23, L’Avana. (Giorgio Palmera)
In una macchina nel parco Fe del valle all’Avana. (Giorgio Palmera)
Nel negozio di un barbiere all’Avana. (Giorgio Palmera)
Un ragazzo vicino al parco Fe del valle all’Avana. (Giorgio Palmera)
Lungo calle 23, vicino all’albergo Habana libre, all’Avana. (Giorgio Palmera)
Davanti al Cafè Palmares, all’Avana. (Giorgio Palmera)
All’interno del centro culturale Fabrica de arte cubana, all’Avana. (Giorgio Palmera)
Due ragazze lungo calle 23, all’Avana. (Giorgio Palmera)
Vicino al parco Fe del valle all’Avana. (Giorgio Palmera)
Un musicista sul Malecón, all’Avana. (Giorgio Palmera)

La rete di Cuba

“Non mi ero mai collegato prima a internet. Il primo giorno, appena sono arrivato, mi hanno spiegato ogni passo e le caratteristiche del servizio. Anche se in un primo momento è stato difficile, mi hanno aiutato molto. La connessione è veloce. Ma il tempo vola via in fretta. Abbiamo sempre mille dubbi mentre navighiamo, che per noi è la prima volta, siamo come i bambini, e spesso il tempo della connessione se ne va solo per capire come fare alcune operazioni”.

Pochi mesi fa, il ministero delle comunicazioni di Cuba ha incaricato la società di telecomunicazioni di stato, Etecsa, di installare una rete wi-fi nelle più importanti piazze dell’Avana. Una vera e propria rivoluzione in un paese in cui, fino ad allora, la rete era un lusso riservato ai turisti. Ora i prezzi sono in rapido calo (due pesos cubani convertibili all’ora, circa due euro) anche se navigare resta inaccessibile per la maggior parte dei cubani, che guadagnano in media tra i dieci e i 20 pesos convertibili al mese. Chi può, usa internet soprattutto per comunicare con i parenti a Miami, usare Facebook e gestire un blog.

Le foto sono state scattate da Giorgio Palmera nel gennaio del 2016.

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