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Una donna il cui figlio è rimasto ucciso nell’attentato a Lahore, il 28 marzo. (K.M. Chaudary, Ap/Ansa)
Il luogo dove è avvenuto l’attentato, il 27 marzo. (Rana Irfan Ali, Anadolu Agency/Ansa)
Soccorritori e poliziotti sul luogo dell’attentato, il 27 marzo. (Arif Ali, Afp)
Una vittima viene portata via, il 27 marzo. (K.M. Chuadary, Ap/Ansa)
Un ferito parla al telefono da un ospedale di Lahore, il 27 marzo. (K.M. Chuadary, Ap/Ansa)
Un ferito viene soccorso, il 27 marzo. (Mohsin Raza, Reuters/Contrasto)
Agenti di polizia pattugliano la zona dell’attentato, il 27 marzo. (K.M. Chuadary, Ap/Ansa)
Un bambino rimasto ferito nell’attentato e ricoverato in ospedale, il 28 marzo. (Farooq Naeem, Afp)
Un agente della polizia scientifica cerca delle prove sul luogo dell’esplosione. (Mohsin Raza, Reuters/Contrasto)
Il funerale di una vittima a Lahore, il 28 marzo. (B.K. Bangash, Ap/Ansa)

Dopo l’attentato di Lahore

Il primo ministro pachistano Nawaz Sharif ha chiesto alle forze dell’ordine di accelerare l’offensiva contro i militanti islamici responsabili dell’attentato commesso il giorno di Pasqua a Lahore. Nell’attacco sono morte 72 persone, in maggioranza cristiane, tra cui più di trenta bambini. L’attentato, rivendicato dal gruppo Jamaat-ul-Ahrar, è avvenuto in un parco in cui si trovavano soprattutto famiglie, radunate in occasione delle feste pasquali.

Sharif ha aggiunto che sono già stati eseguiti 350 arresti.

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