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Walkabouts identities, Istanbul, Turchia, 2014-2015. (Guney Tepe)
The early years, Oakland, Stati Uniti, 2015-2016. (Gwen Coyne)
American grasslands, Stati Uniti, 2014-2015. (John Gayusky)
Perceptions, Stoccolma, Svezia, 2015. (Jonas Berggren)
Milan out of sight, Italia, 2015. (Gianfulgenzio)
Chasing the hatman, Stati Uniti, 2015. (Richard Koci Hernandez)
North to south, Iran, 2014-2015. (Ali Shams)
Walking through, Veneto, Italia, 2014-2015. (Mirko Saviane)
Face off, Brasile, 2015-2016. (Leandro Leme)
I can’t help you, Atene, Grecia, 2014-2015. (Anargyros Drolapas)

Il meglio di milioni di foto

Ogni giorno su Facebook sono postate 300 milioni di foto, e su Instagram 80 milioni. E sempre più fotografi professionisti usano i social network non solo per promuovere il proprio lavoro, ma anche per costruire progetti pensati per vivere principalmente su quegli spazi.

La piattaforma 14&15 mobile photographers, fondata dai fotografi Giorgio Cosulich de Pecine e Giulio Napolitano, nasce con l’obiettivo di selezionare autori italiani e internazionali che scattano le loro immagini con gli smartphone e le condividono sui social network. Per poi portare queste immagini fuori dello spazio virtuale attraverso la realizzazione di iniziative nuove e originali come mostre, libri e stampe da collezione. Tra i fotografi coinvolti ci sono Jonas Berggren, Leandro Leme, Guney Tepe e John Gayusky.

La piattaforma sarà presentata a Roma il 14 aprile presso l’associazione Officine fotografiche. E contemporaneamente sarà lanciato su Instagram un progetto per realizzare un libro sulla vita quotidiana in Iran, attraverso lo sguardo di fotografi locali.

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