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First Lithuanian bikers, Klaipeda, 1974. (Antanas Sutkus)
Village street, Dzukija, 1969. (Antanas Sutkus)
Pioneer, Ignalina, 1964. (Antanas Sutkus)
At the Baltic sea, Giruliai, 1972. (Antanas Sutkus)
Cavaliers, Salakas, 1979. (Antanas Sutkus)
Holidays. Simas is bathing in the sun, Bebrusai, 1975. (Antanas Sutkus)
Blind pioneer, Kaunas, 1962. (Antanas Sutkus)
Toys, Vilnius, 1974. (Antanas Sutkus)
Summer time in Salakas, Aukstaitija, 1978. (Antanas Sutkus)
With father’s bicycle, 1969. (Antanas Sutkus)

Antanas Sutkus, epica lituana

Il centro per la fotografia fratelli Lumière di Mosca propone una retrospettiva sul maestro della fotografia lituana Antanas Sutkus, famoso in particolare per le opere realizzate tra gli anni cinquanta e settanta.

Come afferma la critica e storica Margarita Matulite, Antanas Sutkus “è l’Omero della fotografia lituana. Tutta la sua opera è un poema epico, fatto da frammenti di vita quotidiana”. Il fotografo ha visto il mondo sempre con un grande rispetto per le persone e con un occhio penetrante, qualità che rendono le sue immagini un tributo all’essere umano, agli eroi di tutti i giorni che guardano dritto verso l’obiettivo, senza paura.

Sutkus sogna fin da bambino di diventare giornalista. Con gli studi all’università di Vilnius comprende di sentirsi deluso e lontano dalle formule del giornalismo sovietico, così si dedica solo alla fotografia come freelance. Quando comincia a scattare, negli anni cinquanta, non esiste una tradizione fotografica in Lituania, e Sutkus sviluppa un’estetica senza avere molti punti di riferimenti nel suo campo. In realtà si lascia ispirare dal cinema e dalla letteratura, e in particolare da autori come Vladimir Nabokov, Franz Kafka, Ernest Hemingway e Gabriel García Márquez.

La forza delle sue fotografie arriva da una straordinaria capacità di intuizione e osservazione, oltre che dalla spontaneità. In Nostalgia for bare feet, la sua serie più famosa, Sutkus ritrae i soggetti colti in un attimo, in un presente assoluto e in qualsiasi contesto. Come con i bambini, grandi protagonisti delle sue immagini, che ritratti in un’età di passaggio verso l’età adulta, si sentono liberi e sicuri davanti all’obiettivo.

La mostra Nostalgia for bare feet, realizzata grazie al contributo dell’ambasciata lituana e dell’archivio di Sutkus, rimarrà aperta fino al 29 maggio 2016.

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