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Tra le macerie, il 7 maggio 1976. (Ansa)
Case distrutte dopo il terremoto, il 7 maggio 1976. (Ansa)
Tra le macerie dopo il terremoto, il 7 maggio 1976. (Ansa)
Tra le macerie dopo il terremoto, il 7 maggio 1976. (Ansa)
Le operazioni di soccorso dopo il terremoto, il 7 maggio 1976. (Ansa)
Case distrutte a Osoppo dopo il terremoto, il 7 maggio 1976. (Ansa)
Tra le macerie, il 7 maggio 1976. (Ansa)
Dopo il terremoto, il 7 maggio 1976. (Ansa)
Edifici distrutti dopo il terremoto, il 7 maggio 1976. (Ansa)

Il terremoto che distrusse il Friuli

Il 6 maggio 1976, alle 21, una scossa di terremoto di magnitudo 6,4 sulla scala Richter colpì il Friuli, in particolare la zona nord di Udine e i territori circostanti. Il sisma, avvertito in tutto il nord Italia, provocò 990 vittime e costrinse centomila persone a lasciare le loro case: 45 comuni, tra cui Gemona, Venzone, Buia, Pinzano al Tagliamento, Monteaperta e Osoppo, furono praticamente rasi al suolo. Altre scosse furono avvertite l’11 e il 15 settembre. La ricostruzione durò dieci anni.

Queste foto d’archivio sono state scattate il 7 maggio 1976 in varie cittadine del Friuli.

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