Il quartiere che resiste
Nel quartiere di Guangfuli, a Shanghai, vivono centinaia di persone che da 16 anni si rifiutano di abbandonare le loro case, nonostante le pressioni fatte dall’amministrazione comunale.
Gli edifici dove vivono sono fatiscenti e circondati da detriti, muri di cemento ma anche da lussuosi grattacieli. Nell’ultimo anno, spinti dal boom immobiliare, i prezzi degli appartamenti della zona sono cresciuti del 25 per cento. Per questo a Guangfuli il comune vorrebbe far costruire dei nuovi palazzi più moderni. Ai residenti è stato proposto di trasferirsi nel più lontano quartiere di Jiading, ma molti di loro, che hanno ereditato la casa dai genitori, non possono permettersi di pagare l’affitto per un nuovo appartamento.
Da quando il regime cinese ha cominciato a introdurre il concetto di proprietà privata sono nate numerose dispute, soprattutto tra le amministrazioni comunali e le persone che vivono in vecchie case fornite dallo stato in epoca maoista. Questo ha portato a veri e propri paradossi urbanistici.
La vita a Guangfuli non è semplice. I residenti coltivano le loro verdure in scatole di polistirolo in mezzo ai rifiuti. D’inverno soffrono il freddo, d’estate sono messi a dura prova dal caldo, visto che molte finestre non hanno i vetri e i muri sono pieni di buchi.
Il fotografo della Reuters Aly Song tra marzo e aprile del 2016 è stato nel quartiere per documentare la vita degli abitanti.