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Ribelli siriani durante l’iftar, il pasto serale che rompe il digiuno durante il mese di Ramadan, nel quartiere di Jobar a Damasco, il 16 giugno 2016. (Mohammed Badra, Epa/Ansa)
Un ribelle siriano legge il Corano nel quartiere di Jobar, a Damasco, il il 16 giugno 2016. (Mohammed Badra, Epa/Ansa)
Un soldato dell’Esercito siriano libero prepara il pasto dell’iftar nel quartiere di Jobar, a Damasco, il il 16 giugno 2016. (Mohammed Badra, Epa/Ansa)
Un uomo beve del succo d’arancia alla fine del digiuno, nel quartiere di Jobar a Damasco, il 16 giugno 2016. (Mohammed Badra, Epa/Ansa)
Un tavolo apparecchiato per il pasto serale nel quartiere di Jobar, a Damasco, il il 16 giugno 2016. (Mohammed Badra, Epa/Ansa)
Un uomo rompe del ghiaccio per il succo di frutta che venderà all’ora dell’iftar, il pasto serale nel mese di Ramadan, nel quartiere di Jobar, a Damasco, il il 16 giugno 2016. (Mohammed Badra, Epa/Ansa)
Ribelli siriani nel quartiere di Jobar, a Damasco, il il 16 giugno 2016. (Mohammed Badra, Epa/Ansa)
Un soldato dell’Esercito siriano libero nel quartiere di Jobar, a Damasco, il il 16 giugno 2016. (Mohammed Badra, Epa/Ansa)
Ribelli siriani trasportano cibo e succo di frutta per preparare il pasto serale del Ramadan nel quartiere di Jobar, a Damasco, il il 16 giugno 2016. (Mohammed Badra, Epa/Ansa)
Durante l’iftar nel quartiere di Jobar, a Damasco, il il 16 giugno 2016. (Mohammed Badra, Epa/Ansa)

Ramadan tra le rovine in Siria

Jobar è un quartiere nella periferia orientale di Damasco, in Siria. Prima della guerra civile, a Jobar vivevano circa 300mila persone; qui erano inoltre conservati i resti di un’antichissima sinagoga.

Nel 2011, durante la guerra, l’intero quartiere si è schierato contro le forze governative di Bashar al Assad e ha preso le parti dell’Esercito siriano libero (Esl), uno dei più importanti gruppi di opposizione armata, nato con l’obiettivo di far cadere il governo.

Il quartiere è stato completamente distrutto in seguito ai ripetuti bombardamenti delle forze governative, accusate di avere utilizzato anche armi chimiche durante gli attacchi. Gli abitanti sono tutti scappati e adesso a Jobar non ci vive quasi più nessuno.

Alcuni ribelli dell’Esl hanno però deciso di rimanere per difendere quello che rimane del quartiere. In questi giorni anche loro, nella città abbandonata, celebrano il Ramadan, il mese sacro che i musulmani dedicano alla preghiera e alla purificazione.

Le foto di Mohammed Badra sono state scattate a Jobar il 16 giugno 2016.

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