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Una fabbrica di riciclaggio di alluminio nella periferia di Dhaka, in Bangladesh, il 3 agosto 2016. (A.M. Ahad, Ap/Ansa)
Un operaio brucia alluminio nella fabbrica di riciclaggio alla periferia di Dhaka, in Bangladesh, il 3 agosto 2016. (A.M. Ahad, Ap/Ansa)
Alcune operaie lavorano nella fabbrica di riciclaggio alla periferia di Dhaka, in Bangladesh, il 6 agosto 2016. (A.M. Ahad, Ap/Ansa)
Un operaio versa dell’alluminio liquido in alcuni contenitori nella fabbrica alla periferia di Dhaka, in Bangladesh, il 3 agosto 2016. (A.M. Ahad, Ap/Ansa)
Un operaio della fabbrica fa una pausa dal lavoro nella periferia di Dhaka, in Bangladesh, il 3 agosto 2016. (A.M. Ahad, Ap/Ansa)
Un operaio ricava alluminio dalle lattine raccolte in una discarica della fabbrica della periferia di Dhaka, in Bangladesh, il 3 agosto 2016. (A.M. Ahad, Ap/Ansa)
Alcuni operai riposano in una tenda montata accanto alla fabbrica della periferia di Dhaka, in Bangladesh, il 6 agosto 2016. (A.M. Ahad, Ap/Ansa)
La fabbrica di riciclaggio vicino a Dhaka, in Bangladesh, il 3 agosto 2016. (A.M. Ahad, Ap/Ansa)
Un operaio al lavoro nella fabbrica di riciclaggio di alluminio vicino a Dhaka, in Bangladesh, il 3 agosto 2016. (A.M. Ahad, Ap/Ansa)
Un operaio parla al telefono con sua figlia durante una pausa nella fabbrica di riciclaggio alla periferia di Dhaka, in Bangladesh, il 6 agosto 2016. (A.M. Ahad, Ap/Ansa)

Gli schiavi del riciclaggio in Bangladesh

Keraniganj, in Bangladesh, è una piccola città del distretto di Dhaka che si trova sulle sponde del fiume Buriganga. Un’ampia zona della cittadina è occupata da una grande fabbrica in cui lattine, blister di medicine e scarti industriali vengono smistati e riciclati come alluminio grezzo.

In questa fabbrica gli operai, uomini e donne, lavorano per più di dodici ore al giorno respirando fumo e materiale tossico, senza avere qualcosa con cui proteggersi.

Molti operai, che hanno la famiglia lontano da Keraniganj, si sono costruiti case e baracche di fortuna dove poter mangiare e dormire alla fine del lavoro. Spesso gli uomini condividono le tende e i letti. Tra di loro c’è Mohammad Jamal, che ha 33 anni e per la maggior parte della sua vita ha fatto lavori rischiosi lontano da casa. Ora lavora nella fornace della fabbrica, dove scioglie gli scarti di alluminio. Come altri quaranta milioni di bangladesi, Jamal guadagna meno di due dollari al giorno.

I blocchi di alluminio riciclati a Keraniganj, alla fine della loro lavorazione, vengono venduti ad altre grandi fabbriche che costruiscono pezzi di ricambio per auto.

Le fotografie sono state scattate da A. M. Ahad tra il 3 e il 6 agosto 2016.

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