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Sydney, settembre 2014. Irene Matteucci, 27 anni, di Sansepolcro (Arezzo), vive in Australia con il visto Working holiday. Nella foto, passeggia nel centro di Sydney con amici italiani che ha conosciuto nella città australiana. (Lisa Golden)
Irene Matteucci nell’ostello dove alloggia. “A casa mia non saprei cosa fare in questo momento” racconta, “sarebbe il posto dei sogni ma non ci sono possibilità lavorative”. (Lisa Holden)
Woolgoolga, New South Wales, settembre 2014. Lorenzo Quattrola, 24 anni di Pomezia (Roma), nel bar dove lavora. Ha due lavori nella ristorazione e nel suo tempo libero fa surf. Lorenzo vive in Australia dal 2013. (Lisa Golden)
Lorenzo Quattrola sulla costa centrosettentrionale del New South Wales, settembre 2014. Lorenzo si è trasferito in Australia dopo aver vissuto in Germania, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda. (Lisa Golden)
Melbourne, febbraio 2014. Francesca Di Paolo, 28 anni, di Chieti, lavora in un ristorante italiano. Sulla sua esperienza racconta “Mi sono sentita molto indipendente dal punto di vista economico in Australia. Principalmente ho lavorato nella ristorazione e trovo che, nonostante la concorrenza dovuta al crescente afflusso di giovani immigrati, non sia poi così complicato trovare un lavoro che ti permetta di sopravvivere e anche di viaggiare un po’”. (Lisa Golden)
Melbourne, aprile 2014. Francesca Di Paolo saluta in aeroporto la sua amica Diletta Amato, una trentenne di Lamezia Terme, che ha conosciuto a Melbourne. (Lisa Golden)
Costa centrosettentrionale del New South Wales, settembre 2014. Lucio Moschen, 22 anni di Guardistallo (Pisa), raccoglie mirtilli per 10 dollari l’ora o 6 dollari al secchiello. Secondo la Horticulture Award, il minimo sindacale per la raccolta della frutta in Australia è di 21,08 dollari l’ora. (Lisa Golden)
Brisbane, novembre 2014. Dalila Leo, 27 anni, di Orta San Giulio (Novara), nel suo appartamento nel centro di Brisbane. Lei e il suo compagno sono venuti dall’Italia insieme, ed entrambi lavorano nella ristorazione. (Lisa Golden)
Melbourne, settembre 2014. Achille Sberna, 29 anni, di Città di Castello (Perugia) ed Enrico Signoretti, 30 anni, di Calcinelli (Pesaro e Urbino), aspettano altri amici italiani in un bar di Melbourne. (Lisa Golden)
Melbourne, febbraio 2014. Walter Lo Curcio, 26 anni, di Aspra (Palermo), in un parco nel centro di Melbourne. “Sono partito dal Regno Unito dove ho avuto un’esperienza magnifica, ma viaggiare in Australia era un sogno per me”. (Lisa Golden)

Storie di giovani italiani in Australia

Molti giovani italiani, scoraggiati dagli alti livelli di disoccupazione nel paese, cercano lavoro in Australia, grazie a un programma dedicato ai ragazzi tra i 18 e 30 anni, lanciato dalle autorità australiane.

Il visto Working holiday (vacanza lavoro) permette a chi ha tra i 18 e i 30 anni di soggiornare e lavorare in Australia fino a un anno, o fino a due anni per chi svolge un “lavoro specifico nelle aree regionali australiane”, come il lavoro stagionale in un’azienda agricola.

Tuttavia molti di quelli che partono con il sogno di trovare un lavoro stabile rimangono delusi, perché invece si trovano davanti a una situazione simile a quella che avevano a casa: lavori saltuari, sfruttamento, salari bassi e datori di lavoro senza scrupoli. Nel 2014 sono stati diecimila gli italiani che hanno chiesto il visto working holiday per la prima volta. Alcune delle loro storie sono state raccolte dalla fotografa Lisa Golden.

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