×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

La copertina dell’edizione deluxe del libro The Kate inside, uscito il 1 settembre 2016. (© Guido Harari)
Kate, Gary Hurst, Douglas McNicol, 1982. (© Guido Harari)
Double Kate, 1989. (© Guido Harari)
Kate, 1993. (© Guido Harari)
Kate & Lindsay Kemp, 1993. (© Guido Harari)
Kate, 1989. (© Guido Harari)
Kate & Lindsay Kemp, 1993. (© Guido Harari)
Kate, 1993. (© Guido Harari)
Kate, 1993. (© Guido Harari)

Lo sguardo di Guido Harari su Kate Bush

Guido Harari è tra i fotografi italiani musicali più apprezzati e conosciuti all’estero. Nel corso della sua lunga carriera ha collaborato tra il 1982 e il 1993 con la musicista britannica Kate Bush. Un libro celebra questa unione con più di trecento immagini, molte delle quali inedite.

Il primo contatto tra i due avvenne grazie al coreografo Lindsay Kemp, alla fine degli anni settanta. Harari stava documentato il tour italiano della compagnia di Kemp e Kate Bush era a Milano per promuovere l’album The dreaming. Senza conoscerlo, la musicista apprezzava già il fotografo grazie ai ritratti che aveva realizzato per Joni Mitchell, Lou Reed e Bob Dylan.

Bush e Kemp erano legati da un grande rapporto di stima e affetto: “Lindsay mi ha ispirato e spinto a prendere nuove direzioni, facendomi avvicinare alla danza”. Così la musicista chiese all’amico di presentarle Guido Harari, che a sua volta era un suo grande ammiratore.

La loro collaborazione era basata sulla fiducia e sull’amicizia. Harari ricorda che “Kate è stata una delle persone più affettuose e gentili con cui abbia mai lavorato, e tengo a mente sempre le parole di Terry Gilliam: può essere la più dolce del pianeta ma dentro è fatta di acciaio”. Le immagini raccolte in The Kate inside colgono perfettamente la complessità di un personaggio unico, dal talento straordinario, creativo e forte che non nasconde la sua vulnerabilità.

L’uscita del libro è accompagnata da una mostra all’Art Bermondsey project space di Londra, dal 13 al 30 settembre 2016.

pubblicità