×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Ivf, Ramallah, Palestina. (Antonio Faccilongo, Vincitore concorso 2016)
Lydia Rimawi durante il suo viaggio per andare a visitare suo marito in prigione, in Palestina. Il loro bambino è nato grazie alla fecondazione al vitro. (Antonio Faccilongo, Vincitore concorso 2016)
Nella culla, un bambino nato dall’inseminazione artificiale, in un campo profughi di Betlemme, in Palestina. (Antonio Faccilongo, Vincitore concorso 2016)
A polaroid for a refugee. (Giovanna Del Sarto, Vincitrice Open call 2016)
A polaroid for a refugee. (Giovanna Del Sarto, Vincitrice Open call 2016)
Coppie moderne. (Carlotta Cardana, Vincitrice Open call 2016)
Coppie moderne. (Carlotta Cardana, Vincitrice Open call 2016)
Daughters of Al Andalus. (Chiara Ferronato, Vincitrice Open call 2016)
Daughters of Al Andalus. (Chiara Ferronato, Vincitrice Open call 2016)
Compleanno. (Marilisa Cosello, Vincitrice Open call 2016)
Compleanno. (Marilisa Cosello, Vincitrice Open call 2016)
The longings of the others. (Sandra Hoyn, Vincitrice Open call 2016)
The longings of the others. (Sandra Hoyn, Vincitrice Open call 2016)
Badakhshan, nel nord dell’Afghanistan. (Monika Bulaj)
Kabul, Afghanistan. (Monika Bulaj)

Le giornate di Lugano 

Il LuganoPhotoDays è un festival che ospita esposizioni, conferenze e workshop.
Il vincitore della quinta edizione è Antonio Faccilongo che ha realizzato un progetto su due cliniche palestinesi che offrono il ciclo trattamenti per la fecondazione in vitro alle mogli dei prigionieri che scontano lunghe condanne nelle carceri israeliane.

Le fotografe vincitrici della categoria Open call sono Carlotta Cardana con il progetto Coppie moderne sulla scena mod, la subcultura nata nel Regno Unito alla fine degli anni cinquanta. Sandra Hoyn ha documentato il mondo della prostituzione in Bangladesh, uno dei pochi paesi musulmani dove è una pratica legale. E poi Marilisa Cosello, Giovanna Del Sarto e Chiara Ferronato.

Una grande esposizione è dedicata al lavoro di Monika Bulaj sull’Afghanistan: “Un paese disperato, dove la donna è schiacciata dal tribalismo, e l’oppio è la sola medicina dei poveri, ma dove una straniera può essere accolta in una moschea e l’incanto dello straniero è vissuto come una benedizione. Ma anche un paese ricco d’ironia, capace di ridere nei momenti più neri, rispettoso degli anziani, perfettamente conscio che il solo futuro possibile sta nella scuola, e nei bambini che domani saranno adulti”, ha spiegato la fotografa.

Oltre alle mostre ci sono conferenze tra cui Donne nella fotografia oggi a cura della fotografa Giulia Bianchi.

Il festival si svolge a Lugano dal 16 al 25 settembre 2016.

pubblicità