Madre e figlio tra i resti della loro tenda e di tutto quello che possedevano, nel campo profughi di Kaga-Bandoro, nella Repubblica Centrafricana. Il campo è stato attaccato la sera del 12 ottobre da un gruppo di ex miliziani della coalizione Séléka. Nel campo sono morte 30 persone e 57 sono rimaste ferite. (David Belluz, Comitato internazionale di soccorso/Ap/Ansa)

Un’automobile trascinata in mare durante una tempesta a Vilassar de Mar, vicino a Barcellona. (Alejandro Garcia, Epa/Ansa)

Un gruppo di profughi fa il bagno sull’isola di Chio, in Grecia. (Louisa Gouliamaki, Afp)

La cerimonia davanti al Grande palazzo reale di Bangkok per ricordare il re tailandese Bhumibol Adulyadej, morto il 13 ottobre 2016. (Athit Perawongmetha, Reuters/Contrasto)

La pulizia di una chiesa a Les Anglais, ad Haiti, dopo il passaggio dell’uragano Matthew. (Andres Martinez Casares, Reuters/Contrasto)

Ebrei ultraortodossi aspettano che il loro rabbino controlli i rami di palma, i cedri e altra frutta che sarà usata dai fedeli per la festa di Sukkot, nel quartiere di Mea Shearim, a Gerusalemme. Sukkot ricorda il periodo trascorso dagli ebrei nel deserto del Sinai dopo l’esodo dall’Egitto. (Amir Cohen, Reuters/Contrasto)

La città di Aleppo, in Siria, fotografata da un drone. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, l’11 e il 12 ottobre i bombardamenti dell’aviazione russa e siriana sulla parte della città controllata dai ribelli hanno causato la morte di almeno 71 civili. I raid sono proseguiti il 13 ottobre, con almeno una ventina di bombardamenti. (Abdalrhman Ismail, Reuters/Contrasto)

Un manifestante del Kashmir lancia delle pietre durante gli scontri con la polizia indiana, a Srinagar. In molte zone della regione, che reclama l’indipendenza dall’India, è stato imposto il coprifuoco per controllare le proteste. (Danish Ismail, Reuters/Contrasto)

L’aria inquinata nella città di Beirut, in Libano. (Hassan Ammar, Ap/Ansa)