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Il patio dell’hotel della marina ad Antsiranana, in Madagascar, 2014. (Thomas Jorion)
La sala comune di un instituto religioso a Chandannagar, India, 2014. (Thomas Jorion)
Una villa a Kep, Cambogia, 2013. (Thomas Jorion)
Il palazzo Bokor, all’interno del parco nazionale di Preah Monivong, Cambogia, 2013. (Thomas Jorion)
Casa privata vicino al delta del Mekong, Vietnam, 2015. (Thomas Jorion)
L’entrata di un tribunale a Chandannagar, India, 2014. (Thomas Jorion)
La facciata dell’hotel della marina ad Antsiranana, in Madagascar, 2014. (Thomas Jorion)
Un ufficio amministrativo sulle isole du Salut, Guyana francese, 2013. (Thomas Jorion)

Rovine di un impero

I luoghi abbandonati sono il tema intorno a cui si sviluppa il lavoro del fotografo francese Thomas Jorion (1976). Per il suo nuovo progetto si è messo sulle tracce della storia coloniale del suo paese.

Negli ultimi anni Jorion ha attraversato i continenti, dalla Louisiana al Senegal fino alla Guadalupa, per cercare un’eredità dimenticata, con il desiderio di comporre un ritratto del vecchio impero francese e documentare cosa ne è rimasto oggi.

Come i pionieri dell’ottocento che affrontavano lunghe spedizioni per fotografare il mondo, Jorion viaggia con un’attrezzatura pesante, scegliendo di usare fotocamere di grande formato e pellicole. Vestiges d’empire non è solo un ritratto affascinante di architetture e paesaggi lasciati all’opera del tempo ma testimonia la vanità e la presunta gloria di un passato imperialista con cui la Francia fa i conti ancora oggi.

Il progetto è diventato un libro e sarà in mostra alla galleria Esther Woerdehoff di Parigi fino al 26 novembre 2016.

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