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Due tossicodipendenti riposano nel centro di riabilitazione di Olongapo, nel nord delle Filippine, il 19 ottobre 2016. (Erik De Castro, Reuters/Contrasto)
Il programma di allenamento per il pazienti del centro di riabilitazione di Olongapo, il il 19 ottobre 2016. (Erik De Castro, Reuters/Contrasto)
Pazienti lavorano alla costruzione di bare come parte del programma di riabilitazione a Olongapo, nel nord delle Filippine, il il 19 ottobre 2016. (Erik De Castro, Reuters/Contrasto)
Una paziente finisce di dipingere un quadro nel dormitorio del centro, nella provincia di Pampanga, nel nord delle Filippine il 19 ottobre 2016. (Erik De Castro, Reuters/Contrasto)
Tossicodipendenti riposano nel dormitorio del centro nella provincia di Pampanga, nel nord delle Filippine, il 19 ottobre 2016. (Erik De Castro, Reuters/Contrasto)
Parte del programma di riabilitazione nel centro di Olongapo, il 19 ottobre 2016. (Erik De Castro, Reuters/Contrasto)
Pazienti bendati durante un esercizio che fa parte del programma di riabilitazione a Olongapo, il 19 ottobre 2016. (Erik De Castro, Reuters/Contrasto)
I pazienti del centro di riabilitazione di Olongapo pregano nella cappella, il 19 ottobre 2019. (Erik De Castro, Reuters/Contrasto)
I pazienti del centro di Olongapo fanno esercizi di ginnastica come parte del programma di riabilitazione, il 19 ottobre 2016. (Erik De Castro, Reuters/Contrasto)
Uniformi dei pazienti stese ad asciugare fuori dell’edificio usato per l’isolamento nel centro di riabilitazione a Olongapo, il 19 ottobre 2016. (Erik De Castro, Reuters/Contrasto)

Una via per uscire dalla droga nelle Filippine

Nel sudest asiatico la crescente popolarità delle metanfetamine – un genere di droghe poco costose e che creano forte dipendenza – sta sovraccaricando i servizi sanitari e rovinando un numero altissimo di famiglie, spingendo molti paesi ad adottare politiche durissime per combatterle.

L’azione più dura è stata presa nelle Filippine dove, nella guerra alla droga lanciata dal presidente Rodrigo Duterte, in meno di quattro mesi – da quando Duterte è entrato in carica – sono state uccise 2.288 persone, secondo gli ultimi dati della polizia.

La campagna anticrimine ha spinto 700mila tossicodipendenti e spacciatori a registrarsi presso le autorità al programma battezzato “Arrendersi”. Nelle Filippine ci sono pochi programmi o servizi per chi ha problemi con la droga. Recentemente il governo ha annunciato un piano per la realizzazione di un nuovo grande centro di riabilitazione, ma finora nelle Filippine c’erano appena 44 strutture – tra quelle private e quelle pubbliche – con 7.200 posti.

Il nuovo centro di riabilitazione, finanziato con la donazione di un imprenditore cinese, sarà in grado di trattare fino a diecimila pazienti. Il governo ha detto che prevede l’apertura di altri quattro centri simili nel resto del paese. Fino ad allora, i governi locali e centri privati ​​cercheranno di colmare le lacune.

La riabilitazione privata può comprendere sia gruppi di sostegno curati dalla chiesa cattolica sia costosi programmi da centinaia di dollari al mese, quindi fuori portata per la maggior parte dei filippini.

A Olongapo, una città di 220mila abitanti a tre ore dalla capitale, Manila, ai tossicodipendenti s’insegna falegnameria e sono pagati cinquemila pesos filippini (95 euro) al mese per costruire bare.

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