×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Wade, 22 anni, e il suo fidanzato, 25 anni, a Pechino. La loro casa è l’unico posto in cui non devono nascondere la loro relazione. (Teo Butturini)
Jason, 25 anni, originario della provincia cinese di Guangdong, è arrivato a Pechino per fuggire dalla sua famiglia che non accetta la sua omosessualità. Sogna di diventare un musicista. (Teo Butturini)
Elvans, 21 anni, viene da Pechino e non sa ancora se è omosessuale o transessuale, anche se ama molto vestirsi da donna. Dirige una piccola compagnia teatrale dell’università. (Teo Butturini)
Mondo, 25 anni, viene dalla provincia di Hebei. Ha aperto un locale nel quartiere della vita notturna pechinese perché crede sia il momento giusto per i gay in Cina di uscire allo scoperto. (Teo Butturini)
Yixin, 21 anni, viene dalla provincia del Sichuan. Non vuole che i suoi genitori sappiano che è gay, per questo si è coperta il volto per fare la foto. (Teo Butturini)
Jay ha trent’anni e viene da Pechino. Ha studiato chimica in Canada prima di tornare in Cina. Il pronto soccorso è il luogo che ha scelto per essere ritratto perché dopo essere stato dimesso dal coma ha deciso di dire a tutti di essere gay. (Teo Butturini)
Xiao, 33 anni, e la sua ragazza Chen, 28 anni, nella casa dei genitori di Xiao. Vivono in quella casa anche se i genitori di Xiao non accettano la loro relazione. (Teo Butturini)
Popo, 30 anni, originario della provincia di Jiangsu, lavora come regista per un’organizzazione non profit che si occupa dei diritti dei gay. Ha scelto di essere ritratto nel suo ufficio. (Teo Butturini)
Rainy, 30 anni, viene da un piccolo villaggio della provincia di Shanxi. I suoi genitori sanno che lei è transessuale ma non lo accettano. Il suo posto preferito è un negozio vintage nella periferia di Pechino. (Teo Butturini)
XiaoYao, 22 anni, originaria della provincia di Anhui, fa la volontaria in un centro dedicato ai diritti lgbt a Pechino. (Teo Butturini)

Storie di omosessuali in Cina

Illegale fino al 1997, cancellata dalle malattie mentali solo nel 2001, l’omosessualità in Cina è considerata ancora oggi un tabù ed è trattata da alcuni medici come una forma di depressione.

Soprattutto nei piccoli villaggi e nelle aree rurali, sono ancora molte le persone che non accettano gli omosessuali e non ne riconoscono alcun diritto. Per questo molti giovani scelgono di trasferirsi in città più grandi, dove la tolleranza è più alta e il modo di vivere la propria sessualità è più libero.

Il fotografo italiano Teo Butturini è stato a Pechino nella primavera del 2016 e, grazie all’aiuto di un centro che si occupa dei diritti della comunità lgbt, ha ritratto ragazze e ragazzi per raccontare le loro storie.

Come quella di Wade e il suo fidanzato, che vivono la loro relazione solo in casa per paura di essere scoperti dalle famiglie; o quella di Elvans, a cui piace vestirsi da donna e che per questo ha deciso di fare l’attore: recitare in ruoli femminili è l’unico modo che ha per farlo senza essere giudicato.

pubblicità