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Contea di Yu Li, Xinjiang, Cina, 2016. (Wang Han Bing, Above the world/teNeues)
Meteora, pianura di Tessaglia, Grecia, 2016. (Elia Locardi, Above the world/teNeues)
Delmas, nella provincia di Mpumalanga, Sudafrica, 2016. (Eddie Oosthuizen, Above the world/teNeues)
Los Osos, California, Stati Uniti, 2016. (Romeo Durscher, Above the world/teNeues)
Brisbane, Queensland, Australia, 2016. (Piotr Parzybok, Above the world/teNeues)
Setiu, nello stato di Terengganu, Malesia, 2016. (Fuad Ariff Abdul Rashid, Above the world/teNeues)
Il lago Langisjór a Skaftárhreppur, Islanda, 2016. (Stefan Forster, Above the world/teNeues)
Smiltynė, nella contea di Klaipėda, Lituania, 2016. (Karolis Janulis, Above the world/teNeues)
Keem Bay sull’isola di Achill, Irlanda, 2016. (Romeo Durscher, Above the world/teNeues)

In volo sul mondo

Negli ultimi anni si è parlato molto dell’uso di droni a scopo militare, in particolare da parte degli Stati Uniti, per sorvegliare e colpire obiettivi strategici. Queste azioni sono state spesso condannate sul piano umanitario, alimentando dubbi sulla loro efficacia e legittimità.

Le tecnologie sono però solo strumenti e sono gli esseri umani a decidere come usarle. Per esempio, i droni si rivelano importanti nelle missioni di ricerca e salvataggio o per monitorare i comportamenti degli animali, ricavando dati utili agli scienziati per tutelare le specie in pericolo.

Il libro Above the world (pubblicato da teNeues) mostra come i droni possano arricchire l’esperienza già affascinante della fotografia aerea. Da strumenti di guerra, diventano delle fotocamere libere dai limiti della gravità, riuscendo a sorvolare una vetta o un vulcano in eruzione senza correre rischi.

Tra i fotografi coinvolti nel progetto ci sono George Steinmetz, Michael Shainblum, Cameron Davidson, Stacy Garlington, Romeo Durscher e Barry Blanchard.

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