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Un operaio separa i noodles stesi per l’essiccazione al sole, nella fabbrica Tiantiamhenghuat di Ban Pong, in Thailandia, il 17 novembre 2016. (Brent Lewin, Bloomberg/Getty Images)
Operai lavorano l’impasto dei noodles. (Brent Lewin, Bloomberg/Getty Images)
Un operaio trasporta dei noodles essiccati. (Brent Lewin, Bloomberg/Getty Images)
Un’operaia stende la pasta dei noodles. (Brent Lewin, Bloomberg/Getty Images)
Un momento di riposo nella fabbrica. (Brent Lewin, Bloomberg/Getty Images)
I noodles vengono impacchettati. (Brent Lewin, Bloomberg/Getty Images)
Operai stendono i noodles, avvolti a dei pali di legno. (Brent Lewin, Bloomberg/Getty Images)
La preparazione dell’impasto. (Brent Lewin, Bloomberg/Getty Images)
Un operaio stende l’impasto dei noodles. (Brent Lewin, Bloomberg/Getty Images)
La raccolta dei noodles essiccati. (Brent Lewin, Bloomberg/Getty Images)

Gli spaghetti della longevità

Dai cancelli della fabbrica Tiantiamhenghuat, a un’ottantina di chilometri da Bangkok, in Thailandia, esce uno dei prodotti più amati della tradizione culinaria asiatica: i mee sua. Sono dei noodles in una della sue varianti più fini, particolarmente popolari durante il capodanno cinese, che quest’anno si festeggia il 28 gennaio.

Nella fabbrica lavorano prevalentemente operai birmani e il proprietario, Sukit Jenverawat, racconta di aver imparato a preparare i mee sua dal padre, che a sua volta l’aveva imparato settant’anni fa da alcuni immigrati cinesi. L’abilità dei produttori sta nel preparare questa sorta di spaghetti sottilissimi con il giusto equilibrio di acqua e farina e con il giusto tempo di lavorazione, in modo che non si spezzino. I mee sua sono chiamati anche “noodles della longevità” perché la loro lunghezza simboleggia la lunghezza della vita.

Le foto sono state scattate da Brent Lewin, il 17 novembre 2016.

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