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The dialogue of the dogs, 2015. (Richard Page)
Windmills, 2015. (Richard Page)
Lurcher, 2014. (Richard Page)
Ballpark, 2016. (Richard Page)
Parque del Retiro, 2016. (Richard Page)
Valle de los Caidos, 2016. (Richard Page)
Fillips seat, 2016. (Richard Page)
Observation, 2015. (Richard Page)
Broken columns, 2016. (Richard Page)
Road V, 2015. (Richard Page)

Omaggio a Miguel de Cervantes

Nella novella Il dialogo dei cani, Miguel de Cervantes affida il dono della parola a due cani per svelare la crudeltà dei loro padroni e la corruzione dell’umanità. Il fotografo britannico Richard Page, per il suo ultimo lavoro, ha preso in prestito il titolo del racconto di Cervantes e alcuni dei temi più cari allo scrittore per raccontare la Spagna di oggi.

La Mancia che Page documenta è quella che fa i conti con l’incertezza causata dalla crisi economica e sociale. “Ai suoi paesaggi affida la capacità di rivelare la sensazione del tempo che non passa. Le scene che cattura sono calme e spesso surreali, e affrontano temi cari a Cervantes come il potere, l’illusione e la verità”, spiega il curatore e storico dell’arte Rodrigo Orrantia.

Sono piccoli paesi disabitati, l’aeroporto abbandonato di Ciudad Real, gli edifici che hanno ospitato l’Expo del 1992 a Siviglia. Tutti luoghi che alludono alla perdita, alla fallibilità e a ingannevoli percezioni. Attraverso le sue immagini geometriche e dai colori pastello, “Page non ritrae quei luoghi in maniera autentica, ma racconta una storia piena di mancanze e incoerenze”.

Le foto di Page saranno esposte alla galleria Francesca Maffeo di Leigh-on-Sea, in Inghilterra, fino al 25 febbraio 2017.

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