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Il trono dell’ultimo zar di Russia Nicola II Romanov, a San Pietroburgo, novembre 2016. Dalla serie The april these. (Davide Monteleone)
Guardie pattugliano il confine con la Cina a Moghilovka, agosto 2014. Dalla serie A people’s friendship. (Davide Monteleone)
Una nave abbandonata nel golfo di Buor-Chaja a Tiksi, in Russia, giugno 2016. (Davide Monteleone)
Ivan Rebrov, Jakutsk, nel nordest della Siberia, maggio 2016. Dalla serie In the russian east. (Davide Monteleone)
Jalanur, Manzhouli, Cina, novembre 2015. Una riproduzione della cattedrale di San Basilio che si trova a Mosca; l’edificio cinese ospita un museo di scienza naturale. Dalla serie A people’s friendship. (Davide Monteleone)
Michail Vasilzov, 34 anni, a Chita, Russia, 2015. Dalla serie In the russian east. (Davide Monteleone)
In volo sul fiume Lena a Tiksi, Russia, giugno 2016. (Davide Monteleone)
Studenti che non hanno mai visitato Mosca a Komsomol’sk-na-Amure, Russia, agosto 2014. Dalla serie In the russian east. (Davide Monteleone)

La Russia di Davide Monteleone

Officine fotografiche a Milano ospita la mostra Imperium e permixtio, che raccoglie il lavoro del fotografo italiano Davide Monteleone.

Monteleone (1974) lavora in Russia da quindici anni, svelando l’anima più recondita e profonda del “grande continente freddo”. Con i suoi scatti traccia i passi della memoria russa, una cultura ancora oggi viva e forte. Le foto, esposte fino al 9 aprile, raccontano la favola di una paese che indaga sulle sue origini più antiche, una storia a tratti confusa che trova risposte nei popoli e nella moltitudine di culture e tradizioni del passato e del presente.

I soggetti dei suoi ritratti variano dalle personalità più autentiche e semplici, a personaggi più articolati ma ugualmente interessanti. Monteleone esplora spazi e ambienti nostalgici, di una bellezza nascosta e inaspettata. Con i suoi reportage dalla Russia Monteleone ha vinto diversi premi importanti come il World press photo e il Carmignac gestion photojournalism award.

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