×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Soccorsi a Lima, in Perù, il 17 marzo 2017. (Martin Mejia, Ap/Ansa)
La zona di Huachipa a Lima colpita dalle alluvioni, il 20 marzo 2017. (Mariana Bazo, Reuters/Contrasto)
La fila per ricevere beni di prima necessità a Piura, nel nord del Perù, il 17 marzo 2017. (Mariana Bazo, Reuters/Contrasto)
Un ponte danneggiato dalle alluvioni a Lima, il 19 marzo 2017. (Martin Mejia, Ap/Ansa)
Le operazioni di soccorso a Lima, il 17 marzo 2017. (Martin Mejia, Ap/Ansa)
Volontari passano dei vestiti agli abitanti dell zona di Cajamarquilla a Lima, in Perù, colpita dalle alluvioni. Le forti piogge hanno causato l’esondazione di vari fiumi e allagamenti in tutta costa nord del paese. (Mariana Bazo, Reuters/Contrasto)
Chiclayo, a nord di Lima, il 19 marzo 2017. (Julio Reaño, Afp)
Abitanti di Huarmey, a nord di Lima, attraversano una strada allagata, il 19 marzo 2017. (Cris Bouroncle, Afp)
La zona di Huachipa a Lima, Perù, il 17 marzo 2017. (Guadalupe Pardo, Reuters/Contrasto)

L’emergenza in Perù per le inondazioni

Dall’inizio dell’anno le intense piogge che stanno colpendo il Perù hanno distrutto strade, edifici e ponti obbligando migliaia di persone ad abbandonare le loro case. Le vittime sono almeno settantadue, circa duecento i feriti e decine i dispersi.

Secondo i meteorologi le inondazioni sono conseguenza del Niño, un fenomeno climatico periodico che ha provocato un innalzamento della temperatura delle acque dell’oceano Pacifico che bagna l’America Latina.

L’effetto delle piogge è stato registrato a partire dalle zone costiere settentrionali ma le conseguenze hanno colpito tutto il paese. È stato dichiarato lo stato d’emergenza in più di ottocento città e villaggi. Il presidente del Perù Pedro Pablo Kuczynski ha dichiarato in tv che “lungo la costa non si registrava un’emergenza di questa portata dal 1998”, quando le piogge avevano causato circa 400 morti.

Le inondazioni hanno isolato villaggi e città. Tante persone si trovano ancora sui tetti degli edifici in attesa dei soccorsi, mentre altre sono bloccate nelle loro case e non possono spostarsi. Le squadre di soccorso sono arrivate per aiutare chi ne ha più bisogno, ma si prevede che le piogge continueranno per altre due o tre settimane.

pubblicità