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Sul ponte di Westminster, Londra, 22 marzo 2017. (Toby Melville, Reuters/Contrasto)
Un ferito soccorso sotto il ponte di Westminster, Londra, 22 marzo 2017. (Toby Melville, Reuters/Contrasto)
Sul ponte di Westminster, Londra, 22 marzo 2017. (Toby Melville, Reuters/Contrasto)
Sul ponte di Westminster, Londra, 22 marzo 2017. (Toby Melville, Reuters/Contrasto)
Ambulanze e polizia sul ponte Westminster, Londra, 22 marzo 2017. (Carl Court, Getty Images)
Le strade chiuse intorno alla zona del parlamento di Londra, 22 marzo 2017. (Jack Taylor, Getty Images)
L’elicottero di un’ambulanza atterra nella piazza del parlamento, Londra, 22 marzo 2017. (Stefan Wermuth, Reuters/Contrasto)
Infermiere dell’ospedale Saint Thomas di Londra si preparano ad accogliere i feriti dell’attentato, il 22 marzo 2017. (Carl Court, Getty Images)
L’auto usata dall’attentatore contro la ringhiera vicino al palazzo del parlamento a Londra, 22 marzo 2017. (James West, Ap/Ansa)

Attacco al parlamento britannico

Il 22 marzo intorno alle 15.40 un uomo a bordo di un’auto ha investito i passanti sul ponte di Westminster a Londra, vicino al parlamento britannico, prima di schiantarsi contro una ringhiera. L’aggressore è poi uscito dall’auto e ha accoltellato un poliziotto, prima di essere ucciso dalle forze dell’ordine. Dell’attentatore non è stata ancora rivelata l’identità.

“Ho sentito un tonfo, mi sono girato e c’era un uomo disteso a circa dieci metri da me,” ha raccontato il fotografo della Reuters Toby Melville, che il 22 marzo si trovava sotto il ponte di Westminster sulla riva sud del Tamigi, davanti al palazzo del parlamento. “Ho pensato che fosse un incidente domestico”. Dopo aver chiamato i soccorsi, Melville è salito sul ponte, dove ha trovato altri feriti a terra: “A quel punto ho capito che era qualcosa in più di una persona caduta dal ponte”.

Nell’attentato sono morte quattro persone e una quarantina sono rimaste ferite. La polizia sta seguendo la pista del terrorismo di matrice islamica. Il vicecommissario Mark Rowley ha dichiarato che sono state arrestate sette persone dopo una serie di perquisizioni a Londra e a Birmingham.

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