×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Nel campo profughi di Dakamur, il 28 marzo. (Arif Hudaverdi Yaman, Anadolu Agency/Ansa)
Un ragazzo porta una capra in un campo, il 29 marzo. (Arif Hudaverdi Yaman, Anadolu Agency/Ansa)
Una fila per riempire le taniche di acqua, il 29 marzo. (Arif Hudaverdi Yaman, Anadolu Agency/Ansa)
Nel campo di Mooro Hagar, il 29 marzo. (Arif Hudaverdi Yaman, Anadolu Agency/Ansa)
Un uomo rasa i capelli a un altro in un campo, il 29 marzo. (Arif Hudaverdi Yaman, Anadolu Agency/Ansa)
Una donna distesa nella sua tenda con suo figlio, nel campo di Dakamur, il 27 marzo. (Arif Hudaverdi Yaman, Anadolu Agency/Ansa)
Le tende costruite dagli abitanti del campo di Dakamur, il 27 marzo. (Arif Hudaverdi Yaman, Anadolu Agency/Ansa)
Un uomo costruisce una tenda nel campo di Mooro Hagar, il 29 marzo. (Arif Hudaverdi Yaman, Anadolu Agency/Ansa)
Nell’ospedale regionale di Baidoa, il 28 marzo. (Arif Hudaverdi Yaman, Anadolu Agency/Ansa)
Una donna trasporta una tanica e altri contenitori riempiti con acqua potabile nel campo di Dakamur, il 28 marzo. (Arif Hudaverdi Yaman, Anadolu Agency/Ansa)

La Somalia rischia di nuovo la carestia

Dopo la carestia del 2011 che ha fatto quasi 260mila morti la Somalia è di nuovo sull’orlo di una catastrofe. L’Unicef stima che quest’anno 944mila bambini hanno sofferto di malnutrizione acuta e hanno bisogno di urgenti cure. Di questi, 185mila sono colpiti da malnutrizione acuta grave e hanno bisogno di urgenti aiuti salvavita: un bambino malnutrito ha una probabilità nove volte maggiore di morire per malattie rispetto ad un bambino ben nutrito.

Il direttore regionale dell’Unicef per l’Africa orientale e del sud, Leila Pakkala, ha dichiarato che “questi dati sono un campanello d’allarme, i bambini muoiono per malnutrizione, fame, sete e malattia”. L’Unicef sta lavorando a un piano di ampliamento delle strutture per la nutrizione sia mobili sia fisse, che includono servizi igienici e sanitari, collaborando con le autorità locali. L’organizzazione ha aumentato i fondi da 66 milioni a 147 milioni di dollari per far fronte alla situazione disastrosa.

Pakkala afferma che “il peggio potrebbe ancora venire. Abbiamo poco tempo per prevenire un’enorme perdita di vite”. Il ritorno delle piogge è previsto per aprile ma non è detto che questo risolva i problemi legati alla carestia perché l’acqua potrebbe non bastare.

Le foto sono state scattate da Arif Hudaverdi Yaman in diversi campi nella regione di Bay, tra il 27 e il 29 marzo 2017.

pubblicità