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Una donna repubblicana mentre riceve le armi, Madrid, 1936. (Ministerio de educación, cultura y deporte. Archivo general de la administración, Fondo “Archivo fotográfico de la delegación de propaganda y prensa de Madrid durante la guerra civil”, Albero y Segovia Información Gráfica (Madrid, España))
Un tram pieno di militanti repubblicani si dirige verso la caserma di Cuartel de la Montaña, Madrid, 1936. (Ministerio de educación, cultura y deporte. Archivo general de la administración, Fondo “Archivo fotográfico de la delegación de propaganda y prensa de Madrid durante la guerra civil”, Albero y Segovia Información Gráfica (Madrid, España))
Donne armate fuori della caserma di Cuartel de la Montaña, Madrid, 1936. (Ministerio de educación, cultura y deporte. Archivo general de la administración, Fondo “Archivo fotográfico de la delegación de propaganda y prensa de Madrid durante la guerra civil”, Albero y Segovia Información Gráfica (Madrid, España))
Armi e materiali confiscati ai golpisti sono distribuiti ai repubblicani della caserma militare di Cuartel de la Montaña, Madrid, 1936. (Ministerio de educación, cultura y deporte. Archivo general de la administración, Fondo “Archivo fotográfico de la delegación de propaganda y prensa de Madrid durante la guerra civil”, Albero y Segovia Información Gráfica (Madrid, España))
Una donna ferita durante un bombardamento, Madrid, 1936. (Ministerio de educación, cultura y deporte. Archivo general de la administración, Fondo “Archivo fotográfico de la delegación de propaganda y prensa de Madrid durante la guerra civil”, Albero y Segovia Información Gráfica (Madrid, España))
Los Molinos, Madrid, 1936. (Ministerio de educación, cultura y deporte. Archivo general de la administración, Fondo “Archivo fotográfico de la delegación de propaganda y prensa de Madrid durante la guerra civil”, Albero y Segovia Información Gráfica (Madrid, España))
Bambine cercano rifugio all’arrivo degli aerei fascisti, Madrid, 1936. (Ministerio de educación, cultura y deporte. Archivo general de la administración, Fondo “Archivo fotográfico de la delegación de propaganda y prensa de Madrid durante la guerra civil”, Albero y Segovia Información Gráfica (Madrid, España))
Una posizione repubblicana nella cittadella universitaria, Madrid, 1936. (Ministerio de educación, cultura y deporte. Archivo general de la administración, Fondo “Archivo fotográfico de la delegación de propaganda y prensa de Madrid durante la guerra civil”, Albero y Segovia Información Gráfica (Madrid, España))
Repubblicani armati a Cabanillas de la Sierra, provincia di Madrid, 1936. (Ministerio de educación, cultura y deporte. Archivo general de la administración, Fondo “Archivo fotográfico de la delegación de propaganda y prensa de Madrid durante la guerra civil”, Albero y Segovia Información Gráfica (Madrid, España))
Bambini osservano un manifesto antifascista, Madrid, 1936. (Ministerio de educación, cultura y deporte. Archivo general de la administración, Fondo “Archivo fotográfico de la delegación de propaganda y prensa de Madrid durante la guerra civil”, Albero y Segovia Información Gráfica (Madrid, España))

Assedio a Madrid

Realizzata in occasione dell’ottantesimo anniversario della guerra civile spagnola, la mostra Assedio a Madrid, esposta alla Casa di vetro di Milano, presenta sessanta immagini provenienti dall’archivio fotografico della Delegación de propaganda y prensa de Madrid.

Le immagini esposte mostrano alcuni dei momenti più importanti del conflitto. Dalla mobilitazione popolare contro l’esercito franchista in difesa di Madrid ai bombardamenti aerei, dalla vita al fronte e al ruolo delle donne nei combattimenti.

Gli autori delle immagini sono noti perché per poter realizzare i loro servizi nelle aree controllate dal governo repubblicano dovevano ottenere l’autorizzazione del ministero della propaganda. La maggior parte delle foto in mostra furono scattate da Manuel Albero e Francisco Segovia, fondatori nel 1930 dell’agenzia fotografica Albero y Segovia información gráfica. Collaboratori di varie testate giornalistiche specializzati in fotografia sportiva, allo scoppio del conflitto diventarono fotoreporter di guerra.

Con la caduta di Madrid, l’archivio fu requisito dai franchisti e diventò strumento di repressione dei golpisti: il regime fascista lo usò per identificare, arrestare e condannare a morte i repubblicani ritratti nelle immagini. Il fondo attualmente conserva un numero inferiore di scatti rispetto a quando fu realizzato, perché molte delle foto furono usate come prove e inserite nei fascicoli dei procedimenti giudiziari successivi all’instaurazione della dittatura.

La mostra a Milano sarà aperta fino al 27 maggio 2017.

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