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La famiglia Khawle che ha lasciato in Siria la nonna, tre fratelli e due sorelle. Bekaa Valley, Libano, 2015. Valle di Bekaa, Libano, 2015. (Dario Mitidieri)
Sahar, 50 anni, ha perso suo marito. I suoi figli ora si occupano di lei. Valle di Bekaa, Libano, 2015. (Dario Mitidieri)
La famiglia di Mahmoud. I figli hanno perso la madre prima della partenza per il campo profughi nella valle di Bekaa, Libano, 2015. (Dario Mitidieri)
La famiglia Ammouna, valle di Bekaa, Libano, 2015. (Dario Mitidieri)
Souraya ha perso suo marito mentre viaggiava per raggiungere la famiglia al campo profughi nella valle di Bekaa, Libano, 2015. (Dario Mitidieri)
Nel 2013 la casa che Ali aveva costruito dieci anni prima è stata colpita da un missile. Ali è fuggito insieme a sua moglie e i suoi figli, ma i suoi genitori e i suoi fratelli sono rimasti in Siria. Valle di Bekaa, Libano, 2015. (Dario Mitidieri)
Mentre Owayed e la sua famiglia erano in viaggio verso il campo profughi sono stati bloccati da un gruppo di uomini armati. Owayed è stato costretto a lasciare indietro quattro figli. (Dario Mitidieri)
La casa della famiglia di Mohammed nel 2014 è stata colpita da un bombardamento. La famiglia è fuggita, ma uno dei figli è scomparso durante la fuga. Valle di Bekaa, Libano, 2015. (Dario Mitidieri)
Il marito di Kalila, Ahmed, le ha chiesto di lasciare la Siria insieme ai suoi figli. Ahmed è dovuto restare per “questioni di sicurezza”. Valle di Bekaa, Libano, 2015. (Dario Mitidieri)
Quando il marito di Razir è stato rapito e ucciso, lei e i suoi figli sono scappati dalla Siria. Valle di Bekaa, Libano, 2015. (Dario Mitidieri)

Le sedie vuote dei siriani

Nel 2015 il fotografo italiano Dario Mitidieri ha ritratto una serie di famiglie siriane in un campo profughi nella valle della Bekaa, in Libano. In un set fotografico semplice e costruito tra le tende, le famiglie hanno posato accanto a delle sedie vuote, il cui numero variava a seconda del numero dei parenti rimasti in Siria o uccisi durante la guerra.

La mostra La sedia vuota sarà esposta dal 13 maggio al 4 giugno 2017 nel corso della prima edizione del festival di fotogiornalismo di Ancona, intitolato Confini e organizzato dall’associazione fotografica Il mascherone.

Insieme a Mitidieri, l’evento ospiterà altri lavori sul tema del confine. Tra questi, La vita dei Goldburt, di Pietro Masturzo, sulla storia di una famiglia convertita all’ebraismo che vive in una colonia israeliana in Cisgiordania. E poi, una selezione dei reportage di Valerio Bispuri che da anni racconta il disagio sociale e culturale in Sudamerica.

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