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Passengers. (César Dezfuli)
Passengers. (César Dezfuli)
Diagnosis. (Emile Ducke)
Diagnosis. (Emile Ducke)
Afrofuturism. (Osborne Macharia)
Afrofuturism. (Osborne Macharia)
I called out for mountains, I heard them drumming. (Miia Autio)
I called out for mountains, I heard them drumming. (Miia Autio)
This land is my land. (Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni)
Ulivi in Puglia. (Alejandro Chaskielberg)

Incontri sul Mediterraneo e oltre

Dal 7 settembre al 29 ottobre 2017 Monopoli, in Puglia, ospita la seconda edizione di PhEST – See beyond the sea, il festival internazionale di fotografia e arte.

Il tema è il Mediterraneo, ma non solo. I fotografi protagonisti della manifestazione hanno lavorato nei Balcani, in Medio Oriente e in Africa. Dodici le mostre in programma, tra cui Afrofuturism di Osborne Macharia che presenta tre serie per andare oltre gli stereotipi legati alla rappresentazione dell’identità africana; Passengers di César Dezfuli, che ha ritratto 118 migranti dopo il salvataggio al largo della costa libica nell’agosto del 2016; e Diagnosis di Emile Ducke, che ha fotografato i medici e i pazienti del treno Saint Lukas, uno dei cinque treni finanziati dal governo che raggiungono i paesi isolati della Russia centrale e orientale.

Il fotografo argentino Alejandro Chaskielberg, durante una residenza artistica, ha lavorato per una settimana nelle campagne tra Monopoli, Savelletri e Fasano, realizzando scatti notturni agli ulivi, alberi secolari caratteristi del territorio pugliese.

Oltre alle mostre, il programma del festival prevede letture portfolio, incontri con professionisti del settore, concerti, proiezioni e visite guidate con gli autori. Il festival è organizzato con la direzione artistica di Giovanni Troilo e la curatela fotografica di Arianna Rinaldo.

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